Almeno un morto nello scontro

La “Guardia costiera” libica spara contro i migranti in mare, ostacolati i soccorsi della Humanity: Italia e Ue complici

Cronaca - di Carmine Di Niro - 4 Marzo 2024

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L’intervento della motovedetta della Guardia costiera libica ripreso dall’alto dall’elicottero di Sea Watch
L’intervento della motovedetta della Guardia costiera libica ripreso dall’alto dall’elicottero di Sea Watch

La cosiddetta Guardia costiera libica, in realtà milizie armate e finanziate dall’Italia e dall’Unione Europea per bloccare le partenze dei migranti verso i porti italiani ed europei, continua impunita a commettere crimini.

L’ultimo è quello denunciato sabato 2 marzo dalla Ong Sos Humanity, che con la sua imbarcazione Humanity 1 era impegnata in una operazione di salvataggio di un centinaio di migranti a bordo di tre imbarcazioni di fortuna, nella zona Sar della Libia.

Lo sbarco dei migranti a Cosenza

Operazione parzialmente riuscita, con 77 persone recuperate e che sono in fase di trasporto verso il porto di Cosenza, assegnato dal Ministero dell’Interno a Roma. Inizialmente la nave dell’Ong doveva essere diretta a Bari, un viaggio ancora più lungo, e dopo il pressing sul Viminale è stato assegnato un porto più vicino. “Far aspettare più a lungo le persone potenzialmente traumatizzate per accedere ai loro diritti fondamentali non solo è crudele, ma è anche una violazione dei diritti umani”, aveva sottolineato l’Ong.

L’attacco della “Guardia costiera” libica alla Ong

I 77 migranti che sbarcheranno a Cosenza hanno assistito in mare all’annegamento di un loro compagno di viaggio. A raccontare l’episodio è la stessa Ong, che racconta come l’operazione di salvataggio della Humanity 1 è stata ostacolata da una motovedetta dalla “Guardia costiera libica”: i suoi membri hanno aperto il fuoco mentre alcune persone si trovavano in mare, hanno minacciato l’equipaggio della nave da soccorso e costretto alcuni migranti a salire a bordo della loro imbarcazione, per poi riportarli in Libia. “Almeno una persona è morta annegata nel caos che è seguito” ha fatto sapere SOS Humanity.

Una scena ripresa dall’equipaggio dell’aereo per l’avvistamento di imbarcazioni in difficoltà Seabird, che fa parte della ong tedesca Sea-Watch e che ha potuto documentare con una serie di fotografie dall’alto l’attacco dei libici contro l’Ong.

Secondo questo secondo resoconto la motovedetta libica si è avvicinata alla Humanity 1 dopo aver già intercettato un gommone con circa 50 persone a bordo. “Ha effettuato manovre pericolose che hanno provocato caos e la caduta in acqua di varie persone”, ha aggiunto Sea-Watch, e “successivamente ha “sparato alcuni colpi in acqua”.

La motovedetta (da cui sono partiti i colpi, ndr) è stata consegnata dall’Italia alla Libia la scorsa estate – denunciano da Sos Humanity -. Per quanto tempo l’Europa finanzierà le violazioni dei diritti umani alle sue frontiere esterne? Siamo indignati per l’insensata perdita di vite umane e chiediamo all’Italia e all’Ue di cessare immediatamente il sostegno alla cosiddetta Guardia costiera libica”.

4 Marzo 2024

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