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Schlein ottimista sull’Abruzzo: “Uniti col M5s si vince, centrodestra fa bene a preoccuparsi”

Leader of Italy’s Democratic Party Elly Schlein delivers her speech at the PES congress, in Rome, Saturday, March 2, 2024. (AP Photo/Alessandra Tarantino)

Leader of Italy's Democratic Party Elly Schlein delivers her speech at the PES congress, in Rome, Saturday, March 2, 2024. (AP Photo/Alessandra Tarantino)

Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera. Dopo la vittoria di Alessandra Todde in Sardegna, prima del voto di domenica prossima in Abruzzo. È fiduciosa e ha le idee chiare per il futuro sul cosiddetto campo largo o campo progressista. “Io continuo a pensare che uniti si vince e che occorra testardamente costruire le ragioni dell’unità sui temi. Lo abbiamo fatto in Abruzzo aiutati dall’intelligenza e dall’empatia di D’Amico, possiamo farlo anche altrove. Naturalmente, ogni territorio ha una sua storia ma soprattutto là dove si è fatta opposizione insieme gli argomenti per stare insieme non mancano. Il Partito democratico continuerà a lavorare in questa direzione”.

Secondo l’ultimo sondaggio SWG per il Tg La7 il Partito Democratico è stabile al 20%, per l’indagine Quorum/Youtrend per SkyTg24 è salito dello 0,7% fino al 19,9%. Domenica prossima 10 marzo si vota in Abruzzo, dalle 7:00 alle 23:00, per scegliere il nuovo governatore. La sfida è tra il Presidente uscente Marco Marsilio, sostenuto dal centrodestra, e Luciano D’Amico, economista appoggiato dal centrosinistra, “un competente che dovunque è stato, all’azienda dei trasporti o all’università di Teramo, ha sempre messo insieme delle ‘fabbriche di futuro’” ha detto Schlein. Non sarà possibile fare il voto disgiunto, si potranno scrivere due preferenze per i consiglieri purché alternati tra un uomo e una donna e legati alla lista prescelta.

Le elezioni in Abruzzo

Schlein punta sulla provenienza di D’Amico, un candidato abruzzese. “L’Abruzzo agli abruzzesi”, dice. E avverte il centrodestra, che fa bene a preoccuparsi a questo giro. “Fanno bene a essere preoccupati perché hanno governato male. Noi abbiamo scelto il candidato per competenza, non per appartenenza e nemmeno per obbedienza. Invece Marsilio è stato imposto da Giorgia Meloni. È un candidato che non è nemmeno abruzzese e che di certo non può governare per procura prendendo ordini dalla premier. Ma ora gli abruzzesi possono riprendersi in mano il loro futuro con una persona che li rappresenta e conosce il territorio e le sue problematiche, come D’Amico”.

Le divisioni nelle opposizioni e nella maggioranza

Schlein e Conte sono divisi sull’atteggiamento sulla guerra in Ucraina, sull’invio di aiuti militari a Kiev, sulla missione Aspides a difesa della libertà di navigazione nel Mar Rosso. Alcune divisioni che però interessano anche il centrodestra, rilancia la segretaria: “Anche se sono più bravi di noi a nascondere le loro divisioni, la tensione c’è e si vede, ma non sta portando alla caduta del governo bensì alla paralisi del Paese. E questo ci preoccupa. Loro sono bravi a spartirsi le poltrone e si muovono solo per quello, ma rinviano tutti i problemi da affrontare perché non sanno come fare”.