Angelo Chiarazzo non ha tempo da perdere. Con il ritiro della candidatura di Domenico Lacerenza, l’imprenditore che si era candidato alla presidenza della Regione con il movimento “Basilicata Casa Comune”, torna in corsa nel caos del Campo Largo in Basilicata. La sua candidatura era stata bocciata del Movimento 5 Stelle, che adesso potrebbe correre da solo. Italia Viva si è accodata al governatore uscente del centrodestra Vito Bardi, ancora alta la tensione tra Partito Democratico e Azione. Grande è il caos in Basilicata a meno di una settimana dalla scadenza per consegnare le liste.
Si vota il 21 e 22 aprile. Chiorazzo aveva aperto la sua campagna elettorale in una sala convegni di un albergo di Potenza. C’erano anche la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno (Pd), il deputato ed ex ministro della Salute Roberto Speranza, il sindaco di Matera Domenico Bennardi (M5s), esponenti grillini lucani e di Cgil e Uil Basilicata. L’imprenditore parlava della necessità di “un vero e proprio piano Marshall” per il territorio. Niente da fare: il profilo era stato bocciato dal Movimento.
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“Noi non abbiamo nulla contro una candidatura di questo tipo – aveva dettato l’ex avvocato del popolo e premier, leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte – ma l’ho detto a Chiorazzo: tu rappresenti una realtà imprenditoriale importante che opera nel settore socio sanitario e se domani mattina tu andassi a fare il presidente in Basilicata rischieresti, ovunque ti muovi, di avere come riflesso la realtà imprenditoriale in cui hai operato fino al giorno prima. Noi vogliamo prevenire i conflitti d’interesse“.
La candidatura saltata di Domenico Lacerenza
Chiorazzo, dopo una serie di trattative e incontri anche a Roma, aveva accettato di fare un passo indietro. E aveva lasciato spazio a Domenico Lacerenza. A questo punto è stato il Partito Democratico a rivoltarsi, che ha minato la candidatura dell’oculista, lui stesso auto-definitosi “catapultato” in politica, è nato un manifesto contro quel nome ed è stata lanciata la minaccia di ritirare le candidature. Azione temporeggia: il suo uomo è Marcello Pittella, mister preferenze alle ultime politiche, già governatore e fuoriuscito dal Pd, uscito indenne da un calvario giudiziario.
“Dopo un’attenta riflessione voglio comunicare la mia rinuncia alla candidatura a Presidente della Regione Basilicata. È una decisione presa con assoluta serenità e anche nell’interesse delle forze politiche che hanno voluto propormi. Avevo dato la mia disponibilità, ma non posso non registrare le reazioni che ci sono state in seguito”, ha detto Domenico Lacerenza. “In ogni caso voglio che lo spirito che ha portato alla proposta che ho ricevuto, cioè la ricerca dell’unità dei moderati e progressisti e l’offerta di una coalizione capace di battere il centro destra in Basilicata, sia preservato, e per questo faccio un passo indietro. Lo devo anche alla mia storia professionale e per rispetto alla comunità dei lucani. Ringrazio quanti hanno espresso fiducia nei miei confronti, e in particolare Elly Schlein, Giuseppe Conte e Angelo Chiorazzo”.
Chi è Angelo Chiorazzo
Chiorazzo è di Chiaromonte, classe 1973. Ha vissuto a Senise e si è laureato in Lettere e Filosofia all’Università La Sapienza a Roma. Ha cominciato a lavorare nel mondo delle cooperative nel 1994, nel 1999 ha fondato la cooperativa Auxilium che si occupa di servizi sanitari, socio-assistenziali, sociali ed educativi. Da qualche settimana è passata nelle mani del fratello. È definito il “Re delle cooperative bianche”, ha rapporti importanti con il mondo della Chiesa. Politicamente è considerato vicino all’ex ministro della Salute Roberto Speranza. È stato vice presidente del Potenza Calcio. Molto attivo sui social, dove si possono vedere sue foto con esponenti della sinistra, Papa Francesco e Roberto Saviano.
“Chiediamo a tutte e tutti quelli che ci hanno sostenuto, e in questi giorni richiamato a gran voce, di starci accanto fino in fondo, di fare con noi la campagna elettorale. Non importa se hanno in tasca la tessera di una associazione, di un partito o di un movimento: vogliamo rimettere in gioco tutta quella energia e quell’entusiasmo che aveva attraversato la Basilicata nei mesi scorsi e che in questi giorni aveva lasciato spazio alla frustrazione. Lo vogliamo fare nella composizione delle liste, nella campagna elettorale, nella volontà di far voltare pagina alla nostra amata regione. Ci ha convinto chi ci ha detto: ora o mai più. Noi ci siamo”.