In Italia torna l’ora legale. Le lancette saranno spostate un’ora avanti dalle 2 alle 3 nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2024. L’ora legale resterà in vigore fino al 27 ottobre quando si tornerà all’ora solare. Dunque si tornerà a sfruttare al meglio la luce del sole rinunciando però a un’ora di sonno.
Ora legale 2024, quando scatta: tra 30 e 31 marzo, in corrispondenza della Pasqua
Dunque nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo le due di notte diventeranno le 3. Quest’anno l’ora legale casualmente scatta nella notte di Pasqua. I dispositivi digitali ovviamente si aggiorneranno in automatico perché collegati alla rete. Il cambio di orario permetterà di godere di un’ora di luce in più alla sera, ma si dormirà un’ora in meno, il contrario di quello che avviene in autunno. Il sole però tramonterà più tardi, anche se di mattina ci sarà un’ora in più di “buio”.
I vantaggi e gli effetti collaterali del cambio di ora
Grazie all’ora legale si risparmia energia elettrica, in quanto vengono sfruttate al meglio le ore di luce della giornata, rendendo quindi superflua la luce artificiale nelle abitazioni e nei negozi. Stando a 3BMeteo, il cambio dell’ora ha permesso di risparmiare 6 miliardi di kilowattora in 6 anni: una quantità sufficiente per il fabbisogno energetico di un milione di famiglie. Si tratta di 900 milioni di euro in meno per gli italiani.
Il cambiamento dell’ora scombussola il ciclo sonno-veglia, peggiorando la qualità del riposo. Gioacchino Mennuni, il neurologo del Complesso integrato Columbus – Università Cattolica di Roma, consiglia pertanto di alzarsi alla stessa ora per minimizzare l’impatto e di non consumare eccessive quantità di cibo e alcol prima di andare a dormire.
Chi ha inventato l’ora legale?
Il primo ad aver teorizzato l’ora legale sarebbe stato il biologo George Vernon Hudson, che già nel 1895, alla royal society della Nuova Zelanda, propose di spostare le lancette dell’orologio in avanti per avere il beneficio di un po’ di luce in più durante la stagione estiva. Successivamente, nel 1907 il costruttore inglese William Willet propose l’ora legale per far fronte a una importante crisi energetica europea per la prima guerra mondiale. La camera dei comuni di Londra diede il via libera nel 1916 e nel giro di qualche mese molti altri paesi si accodarono. In Italia l’ora legale venne introdotta per la prima volta proprio nello stesso anno. Dal 1940 al 1948 fu abolita e ripristinata diverse volte a causa della seconda guerra mondiale. Fu poi più volte sospesa, per tornare definitivamente in vigore nel 1966.
Abolizione dell’ora legale
Da molti anni si discute in parlamento europeo sull’opportunità o meno di eliminare l’ora legale. Si tratta di scegliere se tenere costantemente l’ora solare, come desidererebbero alcuni Paesi del Nord Europa, oppure l’ora legale, come desidererebbero alcuni Paesi del Sud Europa, oppure ancora una media fra le due, per cui ad esempio l’ora dell’Europa centrale diventerebbe UTC +1.30. Nel 2019 il parlamento europeo votò una risoluzione che prevedeva la fine del cambio di orario, lasciando però agli stati membri dell’unione il diritto di decidere il da farsi. L’Italia ha scelto di lasciare le cose inalterate. Per questo motivo due volte all’anno permane il passaggio dall’ora solare a quella legale e viceversa.