Pittella shock sugli ebrei

Elezioni in Basilicata, anche Azione a sostegno di Bardi: l’ex Terzo Polo si ricompone a destra, rebus Chiorazzo

Politica - di Carmine Di Niro - 18 Marzo 2024

CONDIVIDI

Marcello Pittella, Piero Marrese e Vito Bardi
Marcello Pittella, Piero Marrese e Vito Bardi

Dal campo largo al doppio campo: da un lato Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, dall’altro il centrodestra al completo assieme all’ex Terzo Polo, Italia Viva e Azione. Saranno questi, salvo ulteriori sorprese, i due schieramenti che si affronteranno alle elezioni regionali in Basilicata in programma il 21 e 22 aprile.

Pd e 5 Stelle candidano Marrese

Dopo un tira e molla a tratti imbarazzante, prima con l’apertura al sostegno per il “re delle cooperative bianche”” Angelo Chiorazzo, poi col suo passo indietro per andare su Domenico Lacerenza, a sua volta costretto a fare marcia indietro per poi virare su quella che appare la scelta definitiva, ovvero il presidente della provincia di Matera e sindaco di Montalbano Jonico Piero Marrese, il centrosinistra deve fare i conti con una alleanza che resta piuttosto ristretta.

Azione con Bardi e il centrodestra

Se da giorni Italia Viva aveva stretto un “accordo programmatico” con Vito Bardi, il governatore uscente della Basilicata e ricandidato per un secondo mandato, sull’ex vicecomandante generale della Guardia di Finanza ha virato anche Azione.

Carlo Calenda e Matteo Renzi si ritrovano dunque alleati, come in Abruzzo, ma contro il centrosinistra. L’annuncio del sostegno a Bardi è arrivato dal segretario lucano di Azione, Donato Pessolano, e da Marcello Pittella, ex presidente della Regione per il centrosinistra e referente in Basilicata di Azione.

Da quest’ultimo sono arrivate parole durissime contro il suo ex partito. In un audio pubblicato da Repubblica, Pittella paragona il presunto veto del Movimento 5 Stelle nei confronti di Azione alla persecuzione degli ebrei da parte del regime nazista. “C’è proprio un’azione a far male, a far morire. Sapete quando deportavano gli ebrei e dovevano portarli nelle camere a gas? Ecco, io sono uno che deve morire”, le parole di Pittella nell’audio pubblicato da Repubblica.

Pittella che ha doverosamente chiesto scusa per l’uscita a dir poco infelice. “Giorni di stress e tensione emotiva hanno generato una ingiustificata e totalmente non voluta iperbole in un audio privato. Parole che ho usato per rappresentare il modo in cui, dopo aver governato la Regione per il centrosinistra con dignità e onore, siamo stati trattati. Sono profondamente dispiaciuto per l’accaduto e mi scuso con chi può essersi sentito offeso“.

Il rebus Chiorazzo

Nella partita lucana resta poi la questione Chiorazzo, il fondatore del movimento civico d’ispirazione cattolica “Basilicata Casa Comune” che era stato inizialmente il candidato del Pd, salvo poi fare un passo indietro perché osteggiato dai 5 Stelle.

Il “re delle cooperative bianche” potrebbe decidere di candidarsi da indipendente, a capo del suo movimento: una candidatura che otterrebbe anche l’appoggio di numerosi dissidenti Dem. Lo sa anche Pittella, che nell’audio di Repubblica spiega di aver parlato proprio con Chiorazzo di un possibile patto politico.

Gli ho proposto un patto, con me candidato presidente. Lui ha detto che Basilicata Casa Comune senza lui candidato presidente non si può fare. Noi non possiamo andare a ruota di Chiorazzo. E quindi aderiamo al centrodestra“, le parole dell’ex governatore Pittella.

18 Marzo 2024

Condividi l'articolo