Nel mirino
Marwan Issa: chi è il pezzo grosso di Hamas ucciso da Israele
La conferma della morte del braccio destro di Deif, capo dell'ala militare del gruppo terrorista islamista, è arrivata anche da fonti statunitensi. Il caso: lo Stato Ebraico ha delle spie all'interno dei miliziani palestinesi?
Esteri - di Redazione Web
L’uccisione del vice comandante dell’ala militare di Hamas a Gaza Marwan Issa, ritenuto una delle menti degli attacchi del 7 ottobre, suggerisce che Israele stia ricevendo informazioni da una fonte di alto livello dentro l’organizzazione, secondo gli analisti. Lo riferisce il Guardian. Prima di avviare l’azione militare, “Israele avrebbe dovuto sapere dove e quando Issa si nascondeva (in un dato luogo), che sarebbe rimasto lì in tempo per l’approvazione del gabinetto di guerra e per il lancio dell’operazione, e avrebbe dovuto confermare che nessun prigioniero israeliano era tenuto vicino a lui come scudo umano: cosa che avrebbe potuto essere confermata solo da una risorsa umana“, ha dichiarato Avi Melamed, ex funzionario dell’intelligence israeliana e analista regionale.
Chi è Marwan Issa
Issa, stando a ciò che ha affermato la Casa Bianca, è stato ucciso durante un raid israeliano a Gaza dell’8 marzo, con bombe capaci di penetrare in profondità nel terreno in un bunker a Nuseirat. Né Hamas né Israele hanno commentato ufficialmente. Dopo l’attacco, tutti i sistemi di comunicazione di Hamas tra gli alti dirigenti – che si basano su app e corrieri crittografati – sono rimasti silenziosi per più di 72 ore, come è accaduto in diverse occasioni precedenti quando alti leader di Hamas sono stati uccisi, sottolinea il Guardian.
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Marwan Issa: braccio destro di Mohammed Deif, leader delle Brigate al Kassam
La conferma della morte di Issa è arrivata dagli Usa per bocca del Consigliere per la Sicurezza Nazionale Jake Sullivan. Issa, nato nel 1965 nella parte centrale della Striscia di Gaza, è noto con il ‘nome di battaglia’ di Abu Baraa. Dentro Hamas si è sempre occupato della stesura di dossier: sugli elenchi dei miliziani, sulle strategie militari, sui nominativi dei detenuti palestinesi. La scalata dentro l’organizzazione terrorista islamista, gli ha consentito di ottenere il ruolo di vice Comandante delle Brigate al-Kassam, secondo solo al ‘fantasma’ Mohammed Deif. Issa sarebbe stato tra le persone che hanno pianificato la messa in atto degli attacchi rivolti da Hamas contro Israele lo scorso 7 ottobre. Dai servizi segreti israeliani è stato inserito al numero tre nella lista dei miliziani arabi più ricercati.
Israele ha delle spie dentro Hamas?
Secondo il Corriere della Sera, se Israele è riuscito a trovare Issa, a individuarne l’esatta posizione nei tunnel sotto la terra della Striscia di Gaza e ad ucciderlo, può voler dire una cosa: che lo Stato Ebraico potrebbe avere delle spie tra i miliziani di Hamas. Figure vicine ai vertici dell’organizzazione terrorista, capaci di fornire informazioni su dove potrebbero trovarsi i capi del gruppo islamista. In ogni caso, insinuare nella mente del nemico, la possibile presenza di una talpa tra le proprie fila, potrebbe essere anche una strategia di tipo psicologico, oltre che militare.