Il compositore
Ennio Morricone, chi era e com’è morto il genio della musica: le colonne sonore, le canzoni, la moglie, i figli, il film sulla Rai
Le canzoni, il cinema, il sodalizio con Sergio Leone, il premio Oscar alla carriera
Cinema - di Redazione Web
Per quanti, in tutto il mondo, le sue colonne sonore sono rimaste indimenticabili. Quanti ancora, e neanche lo sanno, canticchiano canzoni diventate dei veri e propri evergreen che sempre lui aveva pensato o ri-pensato. Ennio Morricone è considerato uno degli autori più prolifici e geniali della musica per il cinema. Fu anche altro, molto altro. Arrangiatore, compositore, esecutore, direttore. Una vita raccontata nel documentario Ennio, diretto da Giuseppe Tornatore e diffuso nel 2021, per la prima volta su Rai1 mercoledì 20 marzo in prima serata. Il regista Premio Oscar per Nuovo Cinema Paradiso ha intervistato il Maestro.
Morricone era nato a Roma il 10 novembre 1928. Il padre Mario era trombettista professionista, la madre Libera Ridolfi proprietaria di una piccola azienda tessile. Fin da piccolo appassionato di musica, di diplomò in tromba nel 1946 al Conservatorio di Santa Cecilia. Seguirono gli altri diplomi in strumentazione per banda nel 1952 e in composizione nel 1954. Studiò anche musica corale e direzione di coro. Cominciò la sua carriera da musicista come trombettista per orchestre.
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Il successo nel cinema e nella canzone
Col cinema inizio nel 1960, proprio nello stesso periodo in cui cominciò a lavorare come arrangiatore per canzoni, alcune diventate dei veri e propri successi. Sapore di sale, Il mondo, Se telefonando. A segnare un prima e un dopo l’inizio della collaborazione nel 1964 con il regista Sergio Leone. Il primo capitolo fu Per un pugno di dollari, fu subito Nastro d’argento. L’ultimo capitolo fu per C’era una volta in America del 1984. La prima nomination all’Oscar arrivò nel 1979 per la colonna sonora I giorni del cielo. Seguirono quelle per Mission (Bafta e Golden Globe), Gli intoccabili (Nastro d’argento, Bafta e Grammy), Bugsy e Malena.
Ennio Morricone poteva passare da un genere all’altro, suonare classico e innovativo. Ha collaborato in tutto il mondo con geni e artisti di primo piano, ha creato dei veri e propri leitmotiv ancora oggi citati e indimenticabili. È diventato un’icona, un mito e un punto di riferimento. Nel corso della sua carriera ha vinto il Leone d’oro alla carriera in occasione della 52° Mostra del cinema di Venezia (1997), l’Oscar alla carriera (2007) consegnatogli da Clint Eastwood, l’Oscar alla miglior colonna sonora per le musiche del film The hateful eight di Quentin Tarantino (2016), tre Golden Globes e, tra il 1988 e il 2013, nove David di Donatello. Gli è stata inoltre attribuita nel 2016 una stella nella celebre Hollywood Walk of Fame mentre nel 2017 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Com’è morto e la famiglia di Ennio Morricone
Morricone è morto il 6 luglio 2020 all’età di 91 anni. Aveva sposato nel 1956 la moglie Maria Travia. Siciliana, classe 1932. Si erano conosciuti a Roma nel 1950, Travia era amica della sorella di Morricone, Adriana. La coppia ebbe quattro figli: Marco, Alessandra, Giovanni e Andrea. Quest’ultimo figlio d’arte, come il padre è diventato compositore, musicista, direttore d’orchestra e autore di colonne sonore. Giovanni Morricone invece è regista e sceneggiatore.
Il documentario Ennio
Il documentario Ennio è stato presentato in anteprima alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia ed è stato premiato con tre David di Donatello, un Nastro d’Argento e un Premio Flaiano. Vi compaiono artisti e colleghi come Bertolucci, Montaldo, Bellocchio, Argento, i Taviani, Verdone, Barry Levinson, Roland Joffè, Oliver Stone e Quentin Tarantino.