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Come Sinner può diventare il numero 1 al mondo

Come Sinner può diventare il numero 1 al mondo

Essere numero 2 ovviamente ha un gran significato per me, ne sono felicissimo – ha dichiarato Jannik Sinner in conferenza stampa dopo la vittoria nel Miami OpenMa l’aspetto più importante è la qualità delle performance che ho espresso qui, specialmente in semifinale e in finale. Non avrei mai pensato di trovarmi in questa posizione, è una sensazione bellissima. Se il primo gennaio mi avessero detto che avrei vissuto questo inizio di stagione, non lo avrei mai creduto“. In avvio di conferenza l’azzurro è stato protagonista di un simpatico siparietto con l’autore della prima domanda, che l’ha definito “numero 1 del ranking“. “Numero uno?” ha replicato Sinner, che dopo la correzione ha sottolineato “unforced error“, suscitando l’ilarità dei giornalisti.

Sinner vince a Miami ed è il numero 2 al mondo

La stagione è iniziata molto bene, è andata anche oltre le mie aspettative, ma vivo ogni torneo come una nuova opportunità e so che ho ancora molto da dimostrare – ha poi proseguito SinnerHo la fortuna di lavorare con un gran team che mi supporta e mi sprona a fare sempre meglio. Sono felice della mia vita e della mia stagione, ho giocato molti match e ho vinto tre tornei prestigiosi (anche Australian Open e Rotterdam, ndr), ma tra qualche giorno ricominceremo con gli allenamenti e ci saranno tanti altri tornei da affrontare“. Dunque, è tutto vero: Sinner è il primo giocatore italiano a raggiungere la seconda posizione del ranking mondiale nella storia del tennis maschile.

Come funziona il ranking della classifica Atp

Da quando esiste il ranking computerizzato, introdotto il 20 agosto 1973, sono 42 i giocatori arrivati così in alto in classifica, come ci ricorda Luca Marianantoni. Sinner ha battuto il precedente primato di Nicola Pietrangeli, numero 3 nel 1959 e 1960. Contrariamente a quanto accade dal 1973, quando è stato introdotto il ranking computerizzato, le classifiche mondiali maschili venivano redatte da giornalisti con criteri soggettivi e limitatamente alle prime dieci posizioni. Oltre al 22enne altoatesino, che scavalca così lo spagnolo Carlos Alcaraz, altri quattro italiani tra i primi venti nella classifica Atp festeggiano il best ranking questa settimana.

La storia degli italiani in classifica: chi c’è oggi nel ranking Atp

Matteo Arnaldi guadagna tre posizioni ed entra per la prima volta in Top 35 grazie all’ottavo di finale al Miami Open (35, +3), il primo in carriera in un Masters 1000. Sale di tre posizioni anche Luciano Darderi, battuto al primo turno a Miami contro Denis Shapovalov (72, +3). Entra per la prima volta tra i primi 80 Luca Nardi, che guadagna 21 posizioni grazie al titolo vinto al Challenger di Napoli ed è numero 75 (+21). Infine, migliora il best ranking anche Matteo Gigante, battuto proprio da Nardi ai quarti a Napoli, che sale così alla posizione numero 145 (+4). Sono complessivamente otto gli italiani in Top 100 in questa settimana di storica rinascita del nostro tennis. Torna infatti tra i primi cento del mondo in singolare Fabio Fognini per la prima volta da aprile 2023. Italiani a parte, la notizia della settimana è il ritorno in Top 10 di Grigor Dimitrov per la prima volta da novembre 2018, ovvero dopo 260 settimane (senza contare le 22 tra il 23 marzo e il 24 agosto in cui il circuito è rimasto fermo per il lockdown a causa della pandemia da COVID-19).

L’attuale classifica Atp: come Sinner può conquistare il primo posto nel ranking

Il bulgaro, battuto ieri al Miami Open da Sinner, è ora nono in una classifica che vede sempre al comando il serbo Novak Djokovic. 1. Novak Djokovic (Srb) 9725 (–) 2. Jannik Sinner (Ita) 8710 (+1) 3. Carlos Alcaraz (Esp) 8645 (-1) 4. Daniil Medvedev (Rus) 7165 (–) 5. Alexander Zverev (Ger) 5415 (–) 6. Andrey Rublev (Rus) 4890 (–) 7. Holger Rune (Den) 3795 (–) 8. Casper Ruud (Nor) 3615 (–) 9. Grigor Dimitrov (Bul) 3540 (+3) 10. Hubert Hurkacz (Pol) 3435 (-1) Così gli altri italiani: 24. Lorenzo Musetti 1610 (–) 35. Matteo Arnaldi 1171 (+3) 61. Lorenzo Sonego 875 (-8) 63. Flavio Cobolli 865 (–) 72. Luciano Darderi 781 (+3) 75. Luca Nardi 748 (+21) 100. Fabio Fognini 599 (+3) 135. Matteo Berrettini 470 (+7) 136. Andrea Vavassori 470 (+12).

Djokovic e la terra rossa

Ecco che l’obiettivo del primo posto è fattibile anche se difficile. Non tanto per l’ostacolo da superare ma per i punti da portare a casa. Infatti, nonostante siano indiscutibili forza e tenacia di Djokovic, il campione serbo è in difficoltà: a dimostrarlo gli ultimi risultati deludenti. Due sono i tornei più importanti all’orizzonte: le Finals di Torino e il Roland Garros (dal 26 maggio), il principale su terra rossa. Nel mezzo, le seguenti sfide, tornei del circuito Masters, tutti da 1000 punti: Montecarlo dal 7 aprile, Madrid dal 24 aprile, Roma dal 6 maggio. Un ‘tris’ di competizioni da giocare su terra rossa, superficie di gioco dove Djokovic non è proprio uno specialista. Unica eccezione, la parentesi dell’Atp 500 di Barcellona, che si disputerà dal 15 al 21 aprile. Sono queste tutte le tappe che potrebbero aprire a Sinner le porte del Paradiso: arrivare, dopo Parigi, a Wimbledon da primo della classe con la possibilità di conquistare il triplete degli slam.