I risultati preliminari, confermati al completo dello spoglio, hanno mostrato che il principale partito di opposizione turco ha mantenuto il controllo su città chiave e ha guadagnato molto altrove nelle elezioni locali di domenica, con una grave sconfitta per il presidente Recep Tayyip Erdogan, che aveva puntato a riprendere il controllo di queste aree urbane. Con quasi il 60% delle urne scrutinate, il sindaco in carica Ekrem Imamoglu, del Partito Popolare Repubblicano, o CHP, era già in testa a Istanbul, la più grande città e centro economico della Turchia, secondo l’emittente statale TRT. Mansur Yavas, sindaco della capitale Ankara, ha mantenuto il suo seggio con un ampio margine, secondo i risultati.
Elezioni in Turchia: il voto per le amministrative
Il CHP era in testa in 36 delle 81 province turche, secondo i risultati riportati da TRT. Il voto è stato visto come un barometro della popolarità del presidente Erdogan, che cerca di riconquistare il controllo di aree urbane chiave che ha perso a favore dell’opposizione nelle elezioni di cinque anni fa. La vittoria del CHP ad Ankara e Istanbul nel 2019 aveva iniziato a scalfire l’aura di invincibilità di Erdogan.
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La vittoria delle opposizioni e la sconfitta di Erdogan
Imamoglu ha ottenuto circa il 50% dei voti a Istanbul, mentre il candidato dell’AKP Murat Kurum, ex ministro dell’urbanizzazione e dell’ambiente, ha ricevuto il 41%, secondo TRT. I sondaggi, smentiti dal voto, indicavano una gara serrata tra i due. Imamoglu – una figura popolare considerata un possibile futuro sfidante di Erdogan – ha corso senza il sostegno di alcuni dei partiti che lo hanno aiutato a vincere nel 2019. Sia il partito filo-curdo Uguaglianza e Democrazia del Popolo che il partito nazionalista IYI hanno schierato i propri candidati nella corsa.