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Kathleen colpisce il Regno Unito: danni e disagi per la super tempesta, caldo anomalo in Francia e Spagna

FOTO DA TWITTER

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Onde alte fino a dieci metri, mareggiate, raffiche di vento fortissime e danni. Il centro meteorologico anglosassone MetOffice ha battezzato con il nome di Kathleen la tempesta atlantica che sta colpendo il Regno Unito. L’evoluzione di Kathleen ha creato un forte divario termico sul settore euro-Atlantico. Kathleen è la quarta tempesta atlantica che dall’inizio del 2024 si è meritata un nome.

Ha seguito Jocelyn, Isha ed Henk, che si erano tutte e tre abbattute nel mese di gennaio. Gli scienziati considerano due facce della stessa medaglia il forte maltempo che sta colpendo il Regno Unito e le temperature anomale che stanno interessando la Francia. “Una marcata ondulazione del Jet Stream che è affondato nei giorni scorsi fino a latitudini sub tropicali – si legge sul sito specializzato 3B Meteo – ha innescato la formazione di un potente ciclone dalle caratteristiche intermedie (extratropicali-tropicali) che si è approfondito fino a 954Hpa, un valore insolitamente basso”.

Le raffiche di vento hanno toccato i 150 chilometri orari sulle alture e superato i 120 chilometri orari lungo i litorali. Si tratta di venti da uragano di categoria 1-2, hanno causato diversi danni. In Francia intanto nella giornata di ieri le temperature avevano raggiunto a metà mattinata picchi di 28° C nella regione dei Pirenei. L’aria fredda che ha raggiunto il settore delle Azzorre ha infatti innescato un potente richiamo di aria calda sull’Africa nord occidentale. Le alte temperature si sono estese in Spagna e in Francia.

Fino a 37° C in Marocco, a Casablanca, nella giornata di venerdì. Fino a 30° C in Andalusia, nel sud della Spagna, una temperatura alta che comunque non rappresenta un record per il mese di aprile nella regione. In Francia temperature record a Orhez, 31,8%, e Bordeaux-Paulin, 30,5° C. Paura per i passeggeri di un aereo della Air Lingus, in partenza da Venezia e in arrivo a Dublino. Il velivolo era stato costretto a rinunciare a un primo atterraggio quando nei pressi della pista dell’aeroporto era stato investito da una potente raffica di vento. L’atterraggio è riuscito al secondo tentativo.