La Squadra Mobile di Napoli ha fermato un uomo di 64 anni nell’ambito delle indagini sull’omicidio dell’ingegnere Salvatore Coppola, assassinato la sera dello scorso 12 marzo nel parcheggio di un supermarket in via Protopisani, a Napoli. Lo riportano i quotidiani Il Mattino e la Repubblica. Gli accertamenti degli investigatori si stanno concentrando nell’ambito degli affari immobiliari, in particolare nel cimitero del quartiere di San Giovanni a Teduccio, e delle aste.
Chi è Salvatore Coppola: l’ingegnere ex pentito ucciso a San Giovanni a Teduccio
Il presunto assassino non avrebbe agito da solo ma il delitto sarebbe stato premeditato. Il 64enne – accusato di omicidio premeditato aggravato dal metodo mafioso – sarebbe stato individuato dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza e, in particolare, dalla sua andatura. Nelle prossime ore è prevista l’udienza di convalida del provvedimento di fermo. M.D.S, queste le sue iniziali, è stato visto nei filmati mentre giungeva alle spalle della vittima. Poi la fuga dopo aver premuto il grilletto, a bordo di un’automobile risultata rubata.
Chi è il presunto killer di Salvatore Coppola
Coppola, in passato, è stato coinvolto e condannato per una vicenda che fece emergere il rapporto a tre tra politica, imprenditoria e camorra. Accusato di favoreggiamento e riciclaggio, decise di pentirsi per poi interrompere la sua collaborazione con lo Stato nel 2011. Si sentiva al sicuro, tanto da abbandonare il quartiere Vomero – dove si era trasferito – per tornare a casa sua, a San Giovanni. Nel 2021, nell’ambito di un’altra indagine sulle attività illecite della camorra nella Capitale, disse al pm:
Omicidio di Salvatore Coppola: le indagini
“Ero un ingegnere immobiliarista e conoscevo personalmente il capo del clan, Vincenzo Mazzarella, mi occupavo di aste giudiziarie. Ho favorito il clan facendo conseguire dei profitti grazie ad agevolazioni in acquisizioni immobiliari, informazioni su lavori pubblici, aste ed altro. Non ero affiliato, ma ero una figura di riferimento“.