Un tentativo in extremis di salvare l’unità del “campo largo”, o “campo giusto”. È quello che sta portando avanti a Bari Michele Laforgia, l’avvocato penalista che fino alla scorsa settimana era il candidato di 5 Stelle e sinistra nelle primarie di coalizione a Bari per scegliere l’uomo da candidare per il centrosinistra nella città guidata da Antonio Decaro.
Laforgia martedì ha annunciato di voler rimettere la sua candidatura alle forze che lo hanno sostenuto nelle primarie, di fatto annullate dal leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte dopo le due inchieste che hanno coinvolto il Partito Democratico nella Regione.
Il “passo di lato” di Laforgia a Bari
L’annuncio da parte dell’avvocato, candidato di M5S e Convenzione, è arrivato nel corso di una conferenza stampa in cui ha comunicato la decisione anche ai suoi stessi sostenitori pentastellati. “Credo sia arrivato momento di rimettere la mia disponibilità alle stesse forze politiche che l’hanno sostenuta, la Convenzione per Bari e il M5S – ha spiegato l’avvocato – Saranno loro, i movimenti e le associazioni a decidere cosa fare, come e con chi”.
Un “passo di lato” per smorzare i toni dello scontro tra Dem e 5 Stelle e per tentare di arrivare ad un accordo su un nome: il suo, quello di Vito Leccese, il candidato Pd alle primarie, o magari un terzo candidato che possa mettere d’accordo tutti.
Per ora però il Movimento 5 Stelle non molla la presa su Laforgia, ma soprattutto sulla polemica contro i Dem di Elly Schlein. “Apprezziamo le parole e il grande impegno di Michele Laforgia. La sua disponibilità a rimanere in campo dimostra la serietà e la coerenza di chi ha a cuore il futuro della città. Confermiamo convintamente il nostro sostegno alla sua candidatura” la nota del coordinatore regionale del M5s in Puglia, Leonardo Donno, arrivata poco dopo l’annuncio di Laforgia.
I rapporti Schlein-Conte
Sullo sfondo i rapporti tesissimi tra Elly Schlein e Giuseppe Conte, con quest’ultimo che ha evocato una “questione morale” nel partito guidato dalla giovane segretaria.
I due proprio martedì si sono incontrati alla Camera, ad un convegno organizzato dai 5 Stelle dal titolo “Acqua e sole, un connubio perfetto”, quasi ironico visti i rapporti tra i due leader.
Schlein, come racconta l’Agi, arriva a Montecitorio prima di Conte e assiste a buona parte dei lavori. Rimane seduta al suo posto anche quando il seminario sul clima sta finendo e Conte non è ancora comparso nell’aula: i relatori, i responsabili per il clima e la transizione ecologica dei due partiti, Annalisa Corrado per i Dem e Gianni Pietro Girotto per il M5S, prendono tempo perché la segreteria Pd vuole attendere l’ex premier. E all’arrivo, tra sorrisi tesi, i due si stringono la mano in favore di telecamere.