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Georgia: voglia di Europa e paura di Putin. Proteste in piazza e disordini a Tbilisi contro la legge sugli agenti stranieri

Georgia: voglia di Europa e paura di Putin. Proteste in piazza e disordini a Tbilisi contro la legge sugli agenti stranieri

L’altro ieri sera a Tbilisi, la capitale della Georgia, i reparti antisommossa della polizia sono intervenuti per disperdere una manifestazione di protesta, utilizzando spray al peperoncino e fermando un numero imprecisato di dimostranti. Le manifestazioni sono state organizzate dai partiti di opposizione per contestare il dibattito in Parlamento del disegno di leggeSulla trasparenza dell’influenza straniera“. Tale normativa, nota anche come “legge sugli agenti stranieri“, qualora approvata limiterà notevolmente le attività dei media e delle organizzazioni non governative possedute da entità straniere o che ricevono finanziamenti dall’estero. Gli organizzatori della protesta hanno manifestato anche ieri. Tale decisione segue l’annuncio del Parlamento di Tbilisi dove oggi riprenderà il dibattito sull’approvazione della legge in prima lettura. Per entrare in vigore la legge dovrà essere approvata in tre letture e ottenere la promulgazione della presidente Salome Zurabishvili, fra le più ferme oppositrici della normativa.

Cos’è la legge sugli agenti stranieri che il governo vuole approvare in Georgia

Le proteste contro l’adozione della legge su agenti stranieri in Georgia hanno provocato il ferimento di quattro dipendenti del ministero dell’Interno georgiano e 11 arresti. Lo ha riferito ieri l’agenzia di stampa Sputnik. Il giorno prima, la protesta a Tbilisi si era trasformata in uno scontro tra manifestanti e forze dell’ordine. Nonostante i numerosi appelli del ministero dell’Interno georgiano di protestare nelle forme previste dalla legge, i partecipanti all’azione hanno lanciato vari oggetti, tra cui pietre e bottiglie, contro la polizia. I quattro agenti di polizia feriti sono stati ricoverati in ospedale. Come ha riferito la medica intervistata da “Sputnik“, Natia Akhobadze, le vite dei feriti non sono in pericolo.

Qual è l’iter legislativo per l’approvazione della legge

Secondo il ministero dell’Interno di Tbilisi, a seguito della protesta è stata danneggiata anche un’auto del dicastero. Le forze dell’ordine hanno fatto uso di spray al pepe per fermare le violenze, ferendo diversi partecipanti alla manifestazioni, compresi i giornalisti. Il ministero della Salute ha precisato che circa dieci squadre di ambulanze erano pronte ad assistere le persone vicino al Parlamento georgiano. Nonostante le proteste, i deputati intendono approvare in prima lettura il disegno di legge sulla trasparenza dell’influenza straniera, che obbliga le organizzazioni non governative e i media finanziati dall’estero a registrarsi in un registro speciale e compilare delle dichiarazioni. La riunione parlamentare, come i due giorni precedenti, si è svolta sullo sfondo di una protesta, e l’opposizione richiederà nuovamente il ritiro del disegno di legge. I principali partiti di opposizione e le organizzazioni non governative sostengono che la legge impedisce l’integrazione del Paese nell’Ue.

Proteste e caos in piazza a Tbilisi

Il Parlamento georgiano ha approvato in prima lettura il disegno di legge sugli agenti stranieri. Il voto è stato trasmesso in diretta sul sito web del Parlamento. Solo i rappresentanti della maggioranza parlamentare hanno partecipato al voto: 83 deputati si sono espressi a favore del decreto e non c’è stato alcun voto contrario. Affinché il disegno di legge entri in vigore, i parlamentari devono esaminarlo e adottarlo in altre due letture. La seconda lettura prevede la discussione su ogni articolo del progetto e l’introduzione di emendamenti, mentre nella terza ci potranno essere delle modifiche editoriali al testo della legge. Solo dopo l’accettazione in tre letture, il progetto sarà inviato al presidente della Georgia, Salome Zurabishvili, per la firma.

La paura di Putin e la voglia di Europa

La presidente della Georgia Salome Zurabishvili ha dichiarato l’intenzione di porre il veto alla legge sugli agenti stranieri approvata oggi in prima lettura dal Parlamento di Tbilisi. È quanto ha detto la stessa Zurabishvili in un intervista all’emittente britannica Bbc. “Porrò il veto a questa legge, come faccio in relazione ad altre leggi che contraddicono la strategia e le raccomandazioni dell’Unione europea“, ha detto la presidente. Zurabishvili ha spiegato poi che la maggioranza parlamentare potrà superare il veto. Tuttavia, il capo dello Stato intende utilizzare il suo diritto per “far sentire la voce del popolo“.

L’avvetimento di Bruxelles e il veto della Presidente Zurabishvili

Ieri il Parlamento georgiano ha approvato in prima lettura la legge sulla ‘trasparenza dell’influenza straniera’, nonostante i ripetuti appelli dell’Unione Europea a ritirare tale normativa e nonostante le proteste di massa. Si tratta di uno sviluppo molto preoccupante e l’adozione definitiva di questa legge avrebbe un impatto negativo sui progressi della Georgia nel suo percorso verso l’Ue. Questa legge non è in linea con le norme e i valori fondamentali dell’Ue“. Lo dichiarano l’Alto rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell e il commissario per l’Allargamento Olivér Várhelyi. “La Georgia ha una società civile vivace che contribuisce al successo del Paese verso l’adesione all’Ue. La legislazione proposta limiterebbe la capacità delle organizzazioni della società civile e dei media di operare liberamente, potrebbe limitare la libertà di espressione e stigmatizzare ingiustamente le organizzazioni che forniscono benefici ai cittadini della Georgia. L’Ue esorta la Georgia ad astenersi dall’adottare una legislazione che possa compromettere il percorso della Georgia verso l’Ue, un percorso sostenuto dalla stragrande maggioranza dei cittadini georgiani“, sottolineano.