Sette i gruppi all’Europarlamento, più un gruppo-non gruppo. È così che si articola la proposta politica dell’Unione Europea, in questa composizione che si trasformano le preferenze dei cittadini. Si voterà l’8 e il 9 giugno, legge proporzionale, soglia di sbarramento al 4%. Le elezioni Europee sono tra i più importanti appuntamenti elettorali dell’anno elettorale più affollato della storia. I partiti si giocano tanto, spesso rivolti più alla politica interna che al futuro dell’Unione. L’Europa si gioca tanto tra guerre, democrazia in crisi, politiche ambientali.
A oggi sono sette i gruppi presenti nell’Europarlamento: i cristiano-democratici del gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE), i socialisti dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D), i liberali di Renew Europe, gli ambientalisti e i regionalisti di Verdi/Alleanza Libera Europea (ALE), i sovranisti dei Riformisti e Conservatori Europei (ECR), l’estrema destra di Identità e Democrazia (ID), la sinistra radicale rappresentata dal gruppo della Sinistra al Parlamento europeo (La Sinistra). A questi si aggiunge il gruppo-non gruppo dei “Non iscritti”, che raccoglie i parlamentari che non aderisce a nessuna famiglia.
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Cosa sono i gruppi europei
Per formare un gruppo ci vogliono almeno 23 membri, provenienti da almeno un quarto dei Paesi dell’Unione Europea. Ogni gruppo ha un’identità politica alla quale si uniscono i deputati. È una sorta di prassi, non c’è alcuna regola secondo cui i parlamentari debbano unirsi alla stessa famiglia del partito nazionale. I gruppi hanno un presidente o due co-presidenti, un ufficio di presidenza e una segreteria. I deputati lavorano insieme, elaborano strategie e progettano proposte, mozioni ed emendamenti. Nessun membro può ricevere indicazioni di voto obbligatorie.
Di solito i partiti annunciano prima del voto a quale gruppo aderiranno, l’elettore può comunque orientarsi informandosi sull’attuale composizione dell’Europarlamento. A oggi l’Ue riconosce dieci famiglie: il PPE (Partito Popolare Europeo), il PES (Partito dei Socialisti Europei), l’ALDE (Partito dell’Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa), ECR (Partito dei Conservatori e Riformisti Europei), ID (Identità e Democrazia), PVE (Partito Verde Europeo), La Sinistra europea (Partito della Sinistra Europea), PDE (Partito Democratico Europeo), ALE (Alleanza Libera Europea), ECPM (Movimento Politico Cristiano d’Europa).
Partito Popolare Europeo – PPE
È il più antico gruppo rappresentato nell’Europarlamento. Raccoglie diversi partiti di centrodestra, conservatori, europeisti e di ispirazione cristiano-democratica, tra cui l’italiano Forza Italia. Al momento esprime anche la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Il presidente del partito è dal 2014 Manfred Weber.
Socialisti e Democratici – S&D
Il principale gruppo di centrosinistra è stato costituito nel 2009. Accoglie l’italiano Partito Democratico, l’SPD tedesca e il PSOE spagnolo. È presieduto dalla spagnola Iratxe García Pérez. Ha orientamento europeista e progressista.
Renew Europe
Il gruppo liberale ed europeista Renew Europe è stato fondato nel 2019 e punta a rinnovare l’Unione con “un’integrazione più profonda e più moderna”. È composto dal Partito dell’Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa (ALDE) e dal Partito Democratico Europeo (PDE). Il nuovo nome è derivato dall’adesione di Renaissance, ex République en Marche, del presidente francese Emmanuel Macron. Qualora dovessero superare la soglia di sbarramento del 4%, potrebbe contare su Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi che ha stretto un’alleanza con +Europa nella lista Stati Uniti d’Europa.
Verdi/Alleanza Libera Europa – I Verdi Ale
Il gruppo progressista e ambientalista dei Verdi/Alleanza Libera Europa promuove la parità di genere e una globalizzazione più equa, la pace e i diritti sociali, l’economia al servizio delle persone. Europa Verde di Angelo Bonelli già fa parte del Partito Verde Europeo e aderirebbe al gruppo in caso di elezione. Alle elezioni del 2019 hanno raggiunto il record storico di seggi, con 75 eurodeputati provenienti da 16 stati membri. Tutti dal nord Europa, con la Germania a fare da traino fondamentale. Verdi/Ale accoglie anche la componente dei partiti regionalisti ed autonomisti pro-europei che rappresentano nell’Unione europea nuovi stati emergenti o minoranze regionali.
Conservatori e Riformisti – ECR Group
Il gruppo politico sovranista e di destra, euroscettico, auto proclamato “eurorealista” e non “anti-europeo” accoglie è il gruppo che accoglierà di nuovo il partito della Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia che ha aderito nel novembre del 2018 e dopo le elezioni del 2019 ne ha eletti 5. Fanno parte del gruppo anche lo spagnolo Vox, il francese anti-immigrazione e anti-islamista Reconquête di Éric Zemmour, il polacco Diritto e Giustizia (PIS). Mancano conferme ufficiali, ma anche Fidesz, del presidente ungherese Viktor Orbán potrebbe unirsi al gruppo dopo il voto. Presidente dell’ECR è la stessa Meloni, co-presidenti sono Ryszard Legutko. ECR è critico verso la moneta unica, la burocrazia, la pressione fiscale, l’immigrazione illegale.
Identità e Democrazia – Id
Il gruppo di estrema destra Identità e Democrazia fa propaganda su sicurezza e blocco dell’immigrazione clandestina. È erede di gruppi euroscettici. È stato lanciato nel 2019. Hanno 59 parlamentari tra cui 28 eletti dalla Lega. Del gruppo fanno parte anche i nazionalisti francesi del Rassemblement National di Marine Le Pene e i tedeschi di Alternative für Deutschland. Potrebbero unirsi anche l’ultradestra olandese del Partito per la libertà e quella portoghese di Chega. Si legge nello statuto del gruppo che i membri si riconoscono “nell’eredità greco-romana e cristiana quale pilastro della civiltà europea”.
La Sinistra al Parlamento Europeo – The Left
La Sinistra è il gruppo della sinistra radicale. Propone di alzare le tasse ai ricchi, di combattere le disuguaglianze, di incentivare politiche ambientaliste e il lavoro sostenibile e meglio pagato. Fanno parte del gruppo La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon e al momento anche lo spagnolo Podemos e il tedesco Die Linke. Si unirebbero al gruppo i deputati di Sinistra Italiana qualora dovessero superare la soglia di sbarramento. The Left mette insieme anticapitalisti, femministi, pacifisti, ecosocialisti e anche i comunisti. Sostengono anche l’uscita dalla Nato.
Non Iscritti – Ni
Non è ufficialmente un gruppo parlamentare. Al momento riunisce tutti i 14 eletti del Movimento 5 Stelle entrati in Europarlamento dopo le elezioni del 2019.