È di cinque morti e due intossicati, uno dei quali in gravi condizioni, il bilancio definitivo della strage sul lavoro avvenuta oggi a Casteldaccia (Palermo). Oltre ai quattro dipendenti della Quadrifoglio Group, tra cui il contitolare Epifanio Alsazia, e al lavoratore interinale dell’Amap morti dopo essersi calati in un tombino dell’impianto fognario, altri due operai sono rimasti intossicati. Uno è stato trasportato in gravi condizioni, dopo essere stato intubato, al Policlinico di Palermo. Qui si trova ricoverato anche l’altro componente della squadra, rimasto fuori e che ha dato l’allarme. Le sue condizioni non destano preoccupazioni. “Quella è la macchina di mio padre…è la sua“. Così una donna in lacrime è stata sorretta da una parente appena arrivate nel luogo della strage. La donna ha pianto a dirotto davanti all’auto ancora parcheggiata lungo la strada, una Alfa Romeo Stelvio.
Strage sul lavoro a Casteldaccia
Le vittime sarebbero morte una dietro l’altra calandosi in un tombino dell’impianto fognario. È questa la prima ricostruzione della strage sul lavoro. Dopo che il primo operaio è rimasto nel sottosuolo senza venir fuori, gli altri si sono calati per capire cosa stesse succedendo. Il settimo componente della squadra, non vedendo uscire i colleghi, ha dato l’allarme. “È con profondo dolore che ho appreso la notizia del grave incidente sul lavoro avvenuto nel Palermitano e che ha portato alla morte di cinque operai. Ai loro familiari e alla comunità di Casteldaccia giungano i sentimenti del mio più sincero cordoglio“. Lo ha scritto in una nota è il Presidente del Senato Ignazio La Russa.
Casteldaccia: incidente sul lavoro
Questi i nomi delle cinque vittime della strage sul lavoro avvenuta a Casteldaccia: Epifanio Alsazia, 71 anni, che era il contitolare della ditta Quadrifoglio; Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, di 51 anni, Ignazio Giordano, di 57 anni e Giuseppe La Barbera. Alsazia era di Partinico (Palermo), così come Giordano, di 57 anni. Miraglia, 47 anni, era originario di San Cipirello (Palermo), mentre Raneri, era di Alcamo (Trapani). La Barbera era invece il lavoratore interinale dell’Amap. “Sgomento, costernazione e dolore uniti alla forte vicinanza alle famiglie delle vittime, per l’ennesimo incidente sul lavoro avvenuto a Casteldaccia, nel palermitano, dove cinque operai sono morti e uno è rimasto ferito mentre erano impegnati in un’azione manutentiva alla rete fognaria. Si ripropone il tema della prevenzione, salute e sicurezza per chi lavora, mentre si continuano a contare le vittime ogni giorno. È come una guerra civile alla quale nessuno dei lavoratori ha deciso di prender parte. Davvero basta“.
Casteldaccia: chi sono gli operai che hanno perso la vita
Così i segretari generali di Filctem, Femca e Uiltec, Marco Falcinelli, Nora Garofalo e Daniela Piras, hanno reagito alla drammatica notizia. “La Magistratura, attraverso il lavoro della polizia giudiziaria, sta accertando la dinamica dei fatti, ma al momento risulta che tra le vittime ci sarebbe un interinale dell’Azienda municipalizzata dell’Acquedotto di Palermo, mentre gli altri operai che erano al lavoro apparterrebbero a una ditta esterna. Valuteremo le iniziative da intraprendere, ma diciamo da subito che per tutto quel che riguarda la sicurezza sul lavoro, occorre rafforzare gli investimenti, aumentare le azioni preventive e inasprire le pene per chi non rispetta la normativa” hanno concluso i tre leader sindacali.
Cosa ha causato l’incidente mortale sul lavoro a Casteldaccia
Domani sciopero generale di 4 ore e di 8 ore degli edili nella provincia di Palermo. Lo ha annunciato Piero Ceraulo, segretario degli edili della Cgil di Palermo. È previsto un presidio davanti la Prefettura alle 9. Lo sciopero generale di 4 ore, a inizio turno, è stato proclamato dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, e dalle sigle del settore chimici, acqua ed energia Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil. “Sconvolge la notizia degli operai coinvolti nel tragico incidente avvenuto a Casteldaccia, nel palermitano. Alle famiglie delle vittime il mio profondo cordoglio, unitamente al sentimento di vicinanza verso il lavoratore che si trova attualmente nel reparto di Rianimazione all’ospedale Policlinico di Palermo. Sia fatta piena luce su questa tragedia“. ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni su X. “Se fossero state prese tutte le precauzioni del caso tutto questo non sarebbe successo“. Lo ha detto il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Palermo Girolamo Bentivoglio Fiandra. Quest’ultimo ha confermato che a uccidere le vittime sono state esalazioni di idrogeno solforato e ha escluso che ci sia stato un crollo all’interno delle fognature.