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Gaza, la tregua firmata da Hamas non ferma Israele: l’esercito prende il controllo del valico di Rafah

Gaza, la tregua firmata da Hamas non ferma Israele: l’esercito prende il controllo del valico di Rafah

L’annuncio lunedì sera di Hamas di aver accettato una proposta di mediazione per un cessate il fuoco temporaneo su Gaza in cambio del rilascio di alcuni ostaggi non ha fermato l’offensiva israeliana sulla Striscia, ed in particolare su Rafah.

La città all’estremità sud del territorio controllato da Hamas, al confine con l’Egitto e dove da mesi sono rifugiati circa 1,4 milioni di palestinesi scappati dalle città rase al suolo dall’esercito dello Stato ebraico, è sotto attacco.

Israele attacca e occupa il valico di Rafah

L’IDF ha infatti preso il controllo del valico di Rafah, che collega la Striscia di Gaza all’Egitto: a guidare l’offensiva sono stati i militari della 410ª brigata israeliana. La stessa Israel Defence Forces ha confermato questa mattina che il varco con l’Egitto adesso non è più collegato alla strada Salah a-Din road: nell’operazione sono stati uccisi 20 miliziani di Hamas, mentre sono stati localizzati tre “importanti” tunnel. Inoltre, spiegano sempre dalle forze di difesa israeliane, è stata colpita e distrutta un’auto carica di esplosivo lanciata contro un carro armato israeliano.

Un portavoce militare israeliano ha “giustificato” l’operazione al valico di Rafah spiegando che secondo “informazioni di intelligence” il valico “nella parte est della città era usato a scopi terroristici”.

Stop agli aiuti umanitari dal valico di Rafah

Le conseguenze dell’attacco al valico di Rafah, ora in mano israeliana, rischiano di essere catastrofiche dal punto di vista umanitario: come ricordato dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, la presa del valico impedisce “il movimento delle persone, specialmente dei malati e dei feriti, e l’ingresso degli aiuti umanitari, o il trasferimento degli aiuti alla popolazione della Striscia di Gaza nelle regioni meridionali e settentrionali“. Questo, ha riferito Wafa, “fa presagire una carestia“.

Conferme arrivano dal capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, Khaled Zayed, che ha spiegato come il flusso degli aiuti verso la Striscia di Gaza è stato completamente interrotto, sia dal valico di Rafah che da Kerem Shalom. “Ci aspettiamo di sapere nei prossimi giorni come gli aiuti entreranno nella Striscia di Gaza alla luce dell’occupazione israeliana“.

I raid aerei su Rafah

Su Rafah proseguono anche i raid aerei. L’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce invece che 20 palestinesi, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi dagli attacchi aerei israeliani sulla città al confine con l’Egitto. Tre sono morte, scrive Al Jazeera, in un attacco aereo israeliano contro una casa appartenente alla famiglia al-Darbi a ovest della città.