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Femminicidio a La Spezia, uccide la moglie e si toglie la vita: era già indagato per maltrattamenti

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Ha ucciso la moglie a coltellate e poi ha rivolto l’arma contro di sé, suicidandosi. È l’omicidio-suicidio avvenuto lunedì 20 maggio in una palazzina popolare di Riccò del Golfo, piccolo centro di 3mila anime in provincia di La Spezia, in Liguria.

Ad agire un operaio tunisino di 44 anni. Nei confronti dell’uomo, secondo quanto emerso dalle prime indagini, era stato disposto un divieto di avvicinamento all’ex moglie e all’abitazione in cui la donna abitava assieme ai figli adolescenti di 17 e 13 anni, che fortunatamente non erano in casa al momento del femminicidio. La vittima, di qualche anno più giovane del marito, lo aveva denunciato poco più di un mese fa per maltrattamenti.

Le indagini sono affidate ai carabinieri e sono coordinate dalla pm di La Spezia Mariapia Simonetti: sul posto è intervenuto anche il medico legale.

È stata una donna che sapeva dove stava andando e aveva accompagnato i figli in quella direzione. Quel giorno abbiamo fatto una foto insieme, le ho regalato dei fiori: era orgogliosa di essere diventata italiana”, ricorda all’edizione genovese di Repubblica Loris Figoli, il sindaco che nel giorno di Natale del 2022 ufficializzò il conseguimento della cittadinanza italiana da parte della vittima.

Quella familiare era una situazione a dir poco complicata e neanche il divieto di avvicinamento ha impedito la tragedia. Sempre Repubblica riferisce che il 44enne tunisino, arrivato a Riccò da circa un ventennio, aveva in precedenza distrutto il locale messo a disposizione della famiglia dal Comune.