L'inchiesta della Procura
Olimpiadi invernali di Milano e Cortina nel mirino dei Pm: la procura indaga gli ex dirigenti
L’inchiesta della procura di Milano, indagati gli ex dirigenti: soldi e una Smart in cambio degli appalti, tentativo di pilotare la scelta del logo
Cronaca - di Frank Cimini
Ci sarebbe anche il presunto tentativo di pilotare il televoto per la scelta del logo Milano-Cortina 2026 nell’indagine della procura di Milano in cui si ipotizzano corruzione e turbativa d’asta in merito agli appalti dei servizi di digitalizzazione per l’evento.
Massimo Zuco ex dirigente della Fondazione indagato con l’ex amministratore delegato Vincenzo Novari, con Luca Tomassini rappresentante di Vetrya avrebbe insistito affinché uno dei loghi relativi all’evento oggetto del televoto pubblico avesse la meglio sull’altro.
Gli ex dirigenti sarebbero stati corrotti con denaro e altre utilità come una Smart per compiere atti contrari al dovere d’ufficio e favorire l’affidamento delle gare relative al cosiddetto ecosistema digitale di fondazione Milano.
Dal decreto di perquisizione emerge che Luca Tomassini avrebbe sponsorizzato il manager Zuco per fargli ottenere un posto dentro la Fondazione.
Almeno per il momento sembra escluso il coinvolgimento di politici che, insegna la storia recente, non sono indispensabili per certi “magheggi”.
La differenza rispetto all’evento Expo 2015 è che la procura indaga e non omaggia il sistema paese “per senso di responsabilità” come ebbe a dire Renzi ringraziando i pm di allora.