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Chi è Vadim Shamarin, ennesimo generale russo arrestato per corruzione: “repulisti” al ministero della Difesa

Vadim Shamarin e Vladimir Putin

Vadim Shamarin e Vladimir Putin

In Russia sembra continua quella che appare a tutti gli effetti come una campagna “anti corruzione” all’interno del ministero della Difesa, che la scorsa domenica 12 maggio ha visto il passaggio di consegne tra Serghei Shoigu, a lungo titolare del dicastero che si è occupato fino ad oggi della “operazione militare speciale” in Ucraina, con l’economista Andrei Belousov.

Dopo i recenti arresti eccellenti del vice ministro Timur Ivanov, finito in manette il 23 aprile per corruzione, e del capo della direzione principale del personale del ministero della Difesa Yuri Kuznetsov, detenuto dal 13 maggio, da Mosca arriva la notizia di un altro alto ufficiale finito in manette nell’ambito di un’inchiesta per corruzione.

Chi è Vadim Shamarin, il generale russo arrestato per corruzione

Si tratta di Vadim Shamarin, capo della Direzione delle comunicazioni delle forze armate, che secondo quanto riferisce l’agenza stampa russa Ria Novosti è finito in manette con l’accusa di appropriazione indebita su larga scala.

Il tribunale ha accolto la richiesta di indagine di selezionare una misura preventiva sotto forma di detenzione per Vadim Shamarin“, ha detto la rappresentante del 235esimo tribunale militare della guarnigione. Shamarin è sospettato di aver ricevuto una tangente e per lui sono stati decretati due mesi di custodia cautelare, fino al 21 luglio: per le accuse, se ritenuto colpevole, rischia fino a 15 anni di reclusione.

Gli arresti e le dimissioni nel settore Difesa russo

Come spiega l’Ansa, sui canali Telegram russi circolano in questi giorni voci di dimissioni da parte di tre vice ministri della Difesa. Non solo. Nei giorni scorsi si era anche appresa la notizia dell’arresto in un’inchiesta per frode del generale Ivan Popov, che aveva lamentato di essere stato rimosso lo scorso anno dal comando della 58/a Armata, di stanza a Zaporizhzhia, dopo avere criticato la conduzione del conflitto in Ucraina, e in particolare il carente rifornimento di artiglieria al fronte.

Dal Cremlino però si tenta di sminuire e negare quella che appare una netta operazione di “pulizia” all’interno del Ministero della Difesa.

Secondo Dmitry Peskov l’arresto di Shamarin per corruzione non fa parte di una “campagna” contro il Ministero retto fino a due settimane da Shoigu. “Questa non è una campagna – ha affermato Peskov – la lotta contro la corruzione viene portata avanti in modo coerente a tutti i livelli ed è parte integrante dell’attività delle nostre forze dell’ordine“.