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Scarcerata Ilaria Salis: l’attivista candidata alle Europee ai domiciliari in Ungheria: “40mila euro di cauzione”

FOTO DA TG3

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Scarcerata a Budapest Ilaria Salis, l’insegnante e attivista italiana detenuta da oltre 15 mesi, accusata di aver aggredito e malmenato dei neonazisti in occasione della “Giornata dell’Onore”, un raduno di neonazisti ed estremisti di destra che si teneva nella capitale dell’Ungheria. Rischia più di vent’anni di carcere. Andrà ai domiciliari. “Finalmente abbiamo la possibilità di riabbracciare Ilaria, speriamo che questa sia una tappa temporanea prima di vederla finalmente in Italia”, ha detto il padre dell’attivista, Roberto Salis. L’insegnante è stata trasferita nel luogo dove sconterà la misura cautelare.

Il ricorso dei legali era stato accolto dal tribunale di seconda istanza ungherese lo scorso 15 maggio. Il giudice Jozsef Sós nell’ultima udienza del 28 marzo aveva negato all’insegnante i domiciliari sia in Italia che in Ungheria. Era stato annunciato che il provvedimento sarebbe diventato esecutivo appena dopo il pagamento della cauzione previsto dal tribunale: 40mila euro. La misura sarebbe stata concessa con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Ilaria Salis candidata alle Europee

Ilaria Salis ha 39 anni, attivista milanese, è stata candidata alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno da capolista nella circoscrizione Nord-Ovest da Alleanza Verdi-Sinistra (AVS). A La Stampa aveva dichiarato di aver scelto di candidarsi perché “voglio trasformare questa mia vicenda in qualcosa di costruttivo non solo per me. Vorrei potermi dedicare a una cosa che mi sta molto a cuore: la tutela dei diritti umani. La mia situazione giudiziaria non può e non deve essere pregiudicata o aggravata dalle mie posizioni politiche. Non è mia intenzione sottrarmi, ma difendermi all’interno di un processo in cui siano garantiti i diritti fondamentali, il principio di proporzionalità e la presunzione di innocenza”.

Perché è stata arrestata Ilaria Salis

Era l’11 febbraio del 2023 quando, insieme con due antifascisti tedeschi, veniva incarcerata con l’accusa di aver preso parte a due raid nei confronti di tre militanti di estrema destra. La manifestazione della Giornata dell’Onore, che si svolge ogni anno con cortei, concerti ed eventi organizzati in diversi punti della città, celebra un battaglione nazista che nel 1945 tentò di impedire l’assedio di Budapest da parte dell’Armata Rossa: da due anni però la polizia ungherese non autorizza le parate a causa del pericolo di scontri e disordine pubblico, anche se alcune celebrazioni e cortei più piccoli sono comunque tollerati. Nonostante le enormi polemiche Salis era ricomparsa in tribunale con le manette ai polsi e i ceppi alle caviglie, trascinata al “guinzaglio” come una terrorista. Venerdì prossimo è prevista la terza udienza del processo a suo carico.