Se quelle parole fossero state pronunciate soltanto dalla Guida Suprema del regime iraniano Ali Khamenei, non avrebbero destato particolare ‘scandalo’. Lo stesso, se a pronunciarle fosse stato qualche manifestante che negli ultimi mesi ha affollato le piazze occidentali o parte degli studenti che hanno occupato alcune delle università italiane. Ma se a dirle è un ministro, a maggior ragione rappresentante di un paese che ha riconosciuto lo stato di Palestina, allora la risonanza è di sicuro maggiore.
Le parole della Guida Suprema Ali Khamenei
E sinceramente le parole della ministra spagnola del Lavoro Yolanda Diaz sono state abbastanza clamorose. Il discorso incriminato pubblicato sui canali social del ministro, si è concluso con la frase: “La Palestina sarà libera dal fiume al mare“. Khamenei durante la preghiera fatta in occasione dei funerali del presidente deceduto Ebrahim Raisi, ha detto: “La promessa di Allah di liberare la Palestina dal fiume al mare si realizzerà“. Dunque, come la Guida Suprema, la Diaz ha di fatto cancellato Israele dalla cartina geografica.
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Le parole del ministro Yolanda Diaz
È difficile, impossibile crederci. Dopo sono arrivate anche le scuse (che puzzavano di ipocrisia). Ma proviamo a pensare che possa essere stato un errore di ingenuità. Un lapsus. Quasi imperdonabile a quel livello. Ma noi siamo certi che la Diaz, per quanto convinta filo palestinese, non si auguri un nuovo sterminio degli ebrei. Eppure, quella frase non è tanto discordante da quella propaganda che alcuni dei sostenitori della causa palestinese, vomitano di continuo contro gli israeliani. Un fenomeno culturale e comunicativo che continua a confondere le legittime critiche rivolte al governo Netanyahu, con il sacrosanto diritto ad esistere dello stato di Israele.
La frase della discordia
Dal 7 ottobre, ovvero dal giorno in cui i terroristi di Hamas hanno scientificamente ucciso più di mille civili colpevoli solo di essere israeliani ed ebrei, i rapporti diplomatici tra la Spagna e Israele sono stati molto difficili. E di sicuro queste uscite non aiuteranno a distendere il clima. E non favoriranno nemmeno il processo verso i due stati, danneggiando anche i palestinesi. Perché la frase “Palestina libera dal fiume al mare” prevede che in quel fazzoletto di terra ci sia una sola nazione. E per chi la urla di sicuro non è Israele.