L'attacco a Gaza
Strage di Gaza, la censura dei giornali italiani e quelle accuse all’Unità: siamo un Paese sottomesso agli Usa
Questo è il problema: l’assoluta sottomissione del nostro sistema informativo agli Usa e a Israele. Sottomissione che invece è del tutto assente in molti giornali americani e israeliani.
Cronaca - di Redazione Web
Il Corriere e la Stampa hanno messo un titolo piccolo piccolo in prima pagina. Anche Il Resto del Carlino. Quasi nessun altro giornale nazionale – tranne, naturalmente il manifesto e l’Unità – mette in prima la notizia che nel corso di un attacco terroristico dell’esercito israeliano è stata colpita una scuola dell’Onu e sono state trucidate almeno 45 persone tra le quali moltissime donne e bambini, e alcuni vecchi.
È curioso che una notizia così clamorosa riceva tanta poca attenzione. Ieri l’Unità ha pubblicato in prima pagina un titolo freddo, senza enfasi, assolutamente oggettivo: “Attacco terroristico di Israele in una scuola dell’Onu: è strage”.
Su X (ex twitter) sono piovuti i commenti polemici, molto aggressivi, nei quali si sosteneva che l’Unità scrive le solite falsità. Come mai? Per la semplice ragione che il sistema di informazione italiano non è un sistema completo, né è libero.
Se date un’occhiata ai quotidiani stranieri, lo spazio dedicato alla strage era molto grande. Ed era molto grande il giorno prima sugli online, mentre sugli online italiani la notizia era nascosta. O non c’era.
È ovvio che l’opinione pubblica – che raramente legge i giornali americani – vedendo che solo l’Unità apriva il giornale con la notizia dell’attacco terroristico di Israele, abbia pensato che fosse una nostra forzatura.
Questo è il problema: l’assoluta sottomissione del nostro sistema informativo agli Usa e a Israele. Sottomissione che invece è del tutto assente in molti giornali americani e israeliani.