Seggi chiusi
Elezioni Europee 2024, gli exit poll: Fratelli d’Italia tra il 26% e il 30%, dietro il Pd tra il 21% e il 25%. Il M5S non sfonda, testa a testa tra Lega e Forza Italia. Bene la sinistra, il ‘Terzo Polo’ spera nel 4%
Via agli scrutini: primo il partito di Giorgia Meloni, insegue la Shlein che batterebbe ampiamente Conte. Tajani potrebbe superare di poco Salvini, Sinistra e Verdi sono dati tra il 5% e il 6%. Stati uniti d'Europa e Azione sperano di raggiungere la soglia di sbarramento
Politica - di Redazione Web
Si è votato ieri e oggi per le elezioni Europee 2024 utili al rinnovo del Parlamento Europeo. Seggi chiusi in Italia dalle 23. L’affluenza si è attestata intorno al 49,49%: record storico negativo (meno di un italiano su due è andato a votare). Questa la panoramica dei possibili risultati, data dal primo exit poll: Fratelli d’Italia si confermerebbe primo partito con una forbice tra il 27% e il 31%. Subito dietro il Partito Democratico che si attesterebbe tra il 21% e il 25%. Il Movimento 5 Stelle non sfonderebbe, restando tra il 10% e il 14%. Si prospetta un testa a testa tra Lega e Forza Italia con gli ‘azzurri‘ che potrebbero superare il partito di Matteo Salvini. I primi sono dati tra il 7% e l’11%, mentre i secondi sono dati tra l’8% e il 12%. Corsa alla soglia di sbarramento del 4% per Stati Uniti d’Europa e Azione.
Elezioni Europee 2024: il voto in Italia e l’affluenza
In Italia si è votato anche per le Regionali in Piemonte e le amministrative in 3.698 Comuni. Sono stati oltre 51 milioni gli italiani chiamati alle urne per la scadenza europea, oltre 17 milioni per le amministrative e 3,6 milioni per il voto in Piemonte. Cinque anni fa l’affluenza era stata del 54,50 per cento, in calo rispetto al 2014 (57,22%). Le previsioni della vigilia, secondo molti sondaggisti, vedono il rischio per questa tornata di scendere sotto la soglia del 50%.
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Elezioni Europee 2024: i risultati in Francia e in Germania
Intanto è già terremoto politico. In Germania sono crollati i socialisti del Cancelliere Olaf Scholz: avanti la Cdu, subito dietro l’ultra destra dell’Adf. In Francia si è verificato un crollo di Emmanuel Macron e un trionfo di Marine Le Pen: il suo Rassemblement National si è attestato al 32%, risultato che ha costretto il Presidente a sciogliere il Parlamento e a convocare elezioni anticipate (primo turno il 30 giugno e secondo turno il 7 luglio). In Spagna i popolari sono avanti ai socialisti del premier Pedro Sanchez e in Polonia è in vantaggio il partito europeista del premier Donald Tusk. In Ungheria, il partito Fidesz del primo ministro Viktor Organ, ha perso la maggioranza assoluta e il 9% dei voti rispetto al 2019 ma resta ancora in testa.
Il nuovo Europarlamento: le prime stime da Bruxelles
Il Parlamento Europeo ha pubblicato una prima stima sui 720 seggi del prossimo emiciclo basata su sondaggi pre-elettorali ed exit poll. Il Ppe risulta al momento primo con 181 seggi, i socialisti di S&d 135, i liberali di Renew 82; i conservatori di Ecr 71, l’estrema destra di Id 62, i Verdi 53, la sinistra 34; 51 non iscritti attuali e 51 nuovi partiti non ancora nei gruppi. In questo modo la “maggioranza Ursula” composta da Ppe, S&D e Renew reggerebbe nonostante l’avanzata dell’estrema destra: avrebbe infatti 398 seggi, più dei 361 necessari per poter eleggere la nuova presidenza della Commissione europea. I maggiori cambiamenti riguarderebbero il gruppo di estrema destra Id, che guadagnerebbe 13 parlamentari rispetto alla fine dell’ultimo mandato, il gruppo di Renew, che perderebbe 20 parlamentari, e il gruppo dei Verdi, che ne perderebbe 18.