Un inferno di fuoco. E migliaia di animali morti tra gatti, cani, rettili e altri animali domestici. A Bangkok, capitale della Thailandia, è andato in fiamme il famosissimo mercato degli animali di Chatuchak, anche una meta turistica, destinazione fissa di viaggiatori in arrivo da tutto il mondo. Si trova a nord nella metropoli. L’incendio ha distrutto più di cento esercizi commerciali, potrebbe essere stato scatenato proprio da un corto circuito esploso proprio in una di queste attività.
Secondo alcune stime il mercato è visitato ogni fine settimana da quasi 200mila visitatori secondo BBC. È uno dei più grandi del Sud-Est asiatico. Ospita animali domestici come cani e gatti e tartarughe ma anche animali esotici come uccelli, ratti, pitoni e gechi. Da anni è anche al centro delle proteste degli animalisti per via delle condizioni in cui versano gli stessi animali. Il vicepresidente senior della PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) Jason Baker ha dichiarato: “Per oltre un decennio, la PETA ha chiesto la chiusura del famigerato mercato di Chatuchak, dove moltissimi animali sono sfruttati e soffrono. La tragedia di oggi sottolinea l’urgente necessità di agire. Gli animali non sono nostri e non possono essere usati per il nostro divertimento”.
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L’incendio è esploso nelle prime ore di martedì, intorno alle 4:00, quando il mercato era chiuso ai visitatori. Anche per questo non risultato esseri umani feriti. Le fiamme sono divampate nell’area degli animali domestici, grande circa 1.400 metri quadrati. A scatenare il rogo forse il corto circuito innescato dall’accensione delle ventole in un negozio di vendita di cani di piccola taglia. Le fiamme sono state domate in una trentina di minuti. I commercianti hanno cominciato a sottoporre le loro domande di risarcimento per i danni subiti: alcuni hanno visto completamente bruciata la loro attività.
Gli animalisti, oltre a denunciare le condizioni precarie in cui vengono tenuti gli animali che provocherebbero malattie e morti premature, hanno attaccato in molti casi alcuni commercianti con l’accusa di essere coinvolti nei traffici di specie rare e in via d’estinzione. La Wildlife Friends Foundation in Thailandia ha descritto in passato il mercato di Chatuchak come una “vergogna per Bangkok”. Sui social e sui media di tutto il mondo hanno preso subito a circolare le immagini delle fiamme divampate nel mercato all’aperto.