Ribaltone a Campobasso. Il capoluogo del Molise, che sabato e domenica ha visto i suoi elettori andare alle urne per eleggere il sindaco, voterà nuovamente tra due settimane. Eppure lunedì pomeriggio Aldo De Benedittis, il candidato del centrodestra, aveva iniziato a sparare in una vittoria, confortato prima dagli exit poll e dalle proiezioni, poi dai dati pubblicati sul portale Eligendo del Ministero dell’Interno.
Il giallo del ballottaggio
Proprio Eligendo ha tratto tutti in errore. Sul portale, come aveva spiegato già martedì il consigliere regionale Massimo Romano, esponente del Cantiere Civico, “compaiono solo i voti assegnati alle liste e non compare invece il dato del voto disgiunto”.
E infatti al termine della riunione dell’Ufficio elettorale centrale a Palazzo San Giorgio sono stati comunicati i dati corretti e reali, includendo anche i voti disgiunti che erano stati finora omessi, ovvero quei voti andati ad un dato consigliere non appartenente alle liste del candidato sindaco prescelto.
Il risultato del voto a Campobasso
È così che De Benedettis ha visto scendere i suoi voti dal 53 al 47,90 per cento, sotto quel 50 per cento più uno necessario per la vittoria al primo turno. Sarà dunque ballottaggio contro Marialuisa Forte, la candidata del fronte progressista composto da Partito Democratico, Alleanza Verdi-Sinistra e Movimento 5 Stelle, che qui esprimeva il sindaco uscente Roberto Gravina.
Con i dati ufficiali e definitivi c’è anche l’ufficialità del fatto che i partiti della coalizione di centrodestra sono molto al di sopra dei consensi ottenuti da De Benedittis: la coalizione ha superato il 50 per cento (52,68), mentre Aldo De Benedittis si è fermato al 47,90, determinando così il ballottaggio. I partiti del centrosinistra sono al 32,39 per cento, un dato sostanzialmente in linea con i consensi di Marialuisa Forte, che ha ottenuto il 32,16% dei voti. Terzo il candidato del Cantiere Civico, Pino Ruta, che ha ottenuto invece molti più voti delle liste: il 19,94 per cento contro il 14,93.
Un errore, sottolinea la consigliera regionale del Pd Alessandra Salvatore, “certificato dai dati raccolti in maniera inequivoca da tutte le forze politiche in campo. A quanto pare nei seggi i verbali sono stati compilati correttamente, ma il problema sarebbe nella comunicazione delle schede ‘sintetiche’ e in particolare relativamente al voto disgiunto“.