La nota

Fabio Maria Damato: chi è il manager uscito dal gruppo aziendale di Chiara Ferragni

Le società Fenice e TBS Crew hanno pubblicato un comunicato stampa. Dall'ascesa al 'pandoro-gate'

News - di Andrea Aversa

13 Giugno 2024 alle 13:10 - Ultimo agg. 13 Giugno 2024 alle 16:35

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Fabio Maria Damato: chi è il manager uscito dal gruppo aziendale di Chiara Ferragni

Fabio Maria Damato è uscito dal gruppo. Parafrasando il titolo del libro cult di Enrico Brizzi, il manager e amico di Chiara Ferragni non fa più parte delle aziende gestite dall’influencer e imprenditrice. Le società Fenice e TBS Crew hanno comunicato in una nota che dal 16 giugno, Damato, “cesserà dalla funzione di Direttore Generale e consigliere di entrambe le aziende per perseguire altre opportunità professionali. Il cambiamento – è scritto nella nota – fa parte di un percorso di rinnovamento aziendale“. Scelta consensuale? Passo indietro? Reale voglia di cambiamento da entrambe le parti o un licenziamento? Ciò non è chiaro. Quella che è certa è la riorganizzazione dell’assetto aziendale di Sisterhood, la ‘cassaforte’ e società madre dell’impero della Ferragni.

Fabio Maria Damato e Chiara Ferragni

Damato aveva un ruolo chiave e di primissimo piano in entrambe le aziende del gruppo, la Fenice e la TBS Crew, appunto. La prima, partecipata al 32,5%, gestisce il marchio ‘Chiara Ferragni‘ e secondo quanto pubblicato nell’ultimo bilancio che risale al 2022, ha generato 15,6 milioni di ricavi e 3,4 milioni di utile. La seconda, invece, è una talent agency che cura anche blog ed e-commerce. Sempre nel bilancio del 2022, è indicato che la società ha ha fatturato 14,5 milioni con 5,1 milioni di utile. Una prima mossa che ha segnato una svolta all’interno dell’asset societario di casa Ferragni, è stata la nomina ad direttore generale di Sisterhood, di Marina Di Guardo, madre dell’imprenditrice.

Fabio Maria Damato su Instagram

Damato, che come la Ferragni è indagato per truffa aggravata in merito alla vicenda dei pandori Balocco, prima di essere stato un collaboratore dell’influencer, è stato un suo grande amico. Originario di Barletta, in Puglia, il manager ha studiato alla Bocconi. I sui primi passi nel mondo della moda li ha mossi nel ruolo di giornalista, scrivendo di eventi e sfilate. Il suo profilo Instagram è molto attivo ed è pieno di immagini nelle quali Damato mostra il suo fisico e i viaggi fatti in giro per il mondo. Il manager avrebbe anche avuto diversi screzi con Fedez: il rapper ha fatto trapelare in più occasioni irritazione nei confronti di Damato, da lui ritenuto tra i responsabili del tracollo mediatico della consorte.

Il post sui social

Questo il post di Damato pubblicato sui social: “In questi mesi difficili non ho mai replicato a provocazioni o a informazioni errate circolate sul mio conto perché da dipendente credevo non fosse corretto farlo visto il rispetto per le persone, le gerarchie e per le aziende per cui ho lavorato. Ma oggi è opportuno anche rettificare come la mia uscita sia stata una scelta autonoma e volontaria, e non, come diffuso dall’azienda, che il cambiamento fa parte di un percorso di rinnovamento aziendale. Lo scorso febbraio, dopo attente e inevitabili riflessioni, ho deciso di dare le dimissioni (quindi no, non sono stato licenziato) dalle aziende con cui ho condiviso un percorso professionale incredibile, e per le quali negli anni ho dato tutto me sesso in termini di assoluta dedizione, idee, cuore e testa, sempre onorando i valori di onestà e correttezza che ci contraddistinguono. A dimostrazione di questo ho accolto fino alla fine le necessità delle società che mi hanno chiesto di restare fino a giugno, nonostante le operazioni di comunicazione poste in essere dal 17 dicembre 2023 in avanti non hanno visto il mio coinvolgimento. Non mi è permesso in questo momento entrare nel merito del caso Pandoro ma essendo diventate pubbliche alcune mail insistentemente a me attribuite, devo precisare come nessuna di queste mail fosse mia. Resto però amareggiato per come questa vicenda abbia messo in ombra anni di duro e onesto lavoro fatto dalle società e dalle persone coinvolte. Un lavoro sempre in salita, costellato di tanti ostacoli e altrettanti successi, che chiunque si ritenga intellettualmente onesto non può attribuire solo al caso o alla fortuna“.

13 Giugno 2024

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