L’aborto è scomparso nell’ultima bozza conclusiva del G7 in Puglia che l’Ansa è stata in grado di visionare. Il passaggio – secondo il draft messo a punto dagli sherpa ma che deve ancora passare all’esame finale dei leader – ha riportato: “Reiteriamo i nostri impegni espressi nel comunicato finale del G7 di Hiroshima per un accesso universale, adeguato e sostenibile ai servizi sanitari per le donne, compresi i diritti alla riproduzione“. Una formulazione che non ha contemplato la parola ‘aborto‘, che invece c’era nel comunicato finale del G7 in Giappone. Sul tema dei diritti, dunque, è andata in scena l’ennesima polemica. Se in occasione del vertice svoltosi lo scorso anno nel paese del Sol Levante, nel quale i capi di Stato avevano affermato, “pieno impegno per raggiungere diritti e salute sessuali e riproduttivi per tutti, anche affrontando la questione dell’accesso all’aborto sicuro e legale e alle cure post-aborto“, l’Italia non si era opposta, pare che quest’anno il governo abbia deciso di fare un passo indietro.
Il tema aborto al G7
Secondo quanto riportato da Il Foglio, un primo ‘screzio’ c’è stato con il presidente francese Emmanuel Macron. Quest’ultimo avrebbe voluto inserire l’aborto come diritto fondamentale. Espressione e principio che non avrebbe vista d’accordo la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. In merito si è espresso il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Stanno discutendo le diverse delegazioni, è prematuro fare analisi e inutile fare previsioni ora. Si vedrà alla fine quale sarà l’accordo“. Il Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha invece dichiarato: “Voglio aspettare di vedere l’ultima versione, si tratta di una discussione che riguarda più i singoli Paesi che l’Unione europea”.
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Giorgia Meloni, le polemiche e il richiamo del Presidente Biden
Poi è giunto il richiamo degli Stati Uniti. Il Presidente Joe Biden non ha cambiato idea sui diritti: lo affermato la Casa Bianca, secondo quanto riportano gli inviati dei quotidiani italiani che stanno viaggiando al seguito del leader Usa. “Biden non cede sui diritti, ne parlerà con la premier Meloni“, ha affermato il consigliere per la Sicurezza nazionale Jack Sullivan. Sulla questione aborto è arrivato anche l’attacco della Segretaria del Partito Democratico Elly Schlein: “L’Italia dovrebbe svolgere un ruolo di primo piano in un consesso internazionale come il G7, il governo dovrebbe promuovere l’immagine del Paese restituendo a livello internazionale l’autorevolezza e il profilo che ha sempre avuto. E invece il governo Meloni si presenta davanti agli altri capi di Stato e di governo mettendo in discussione un diritto fondamentale delle donne come quello di scegliere sul proprio corpo. Non ce ne facciamo nulla di una premier donna che non difende i diritti di tutte le altre donne di questo Paese. Una vergogna nazionale, chiedano scusa al Paese“.