Calcio e politica

Francia, la Nazionale di Mbappé contro la destra di Le Pen: “Estremismi alle porte, invito i giovani a votare”

Prima che di calcio, la Nazionale fa parlare per le elezioni legislative indette dopo le Europee. Mbappé ha raccolto le parole di Thuram. "Il 7 luglio spero di potere essere ancora fiero di portare la maglia della Francia". La Federcalcio aveva chiesto di scongiurare strumentalizzazioni politiche

News - di Redazione Web - 17 Giugno 2024

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COLLAGE DI FOTO DA LAPRESSE
COLLAGE DI FOTO DA LAPRESSE

Ancor prima di scendere in campo si parla della Francia, e non perché tra le Nazionali favorite alla vittoria finale dell’Europeo di calcio in corso in questi giorni in Germania. Si parla di politica: della Francia messa sottosopra dalle elezioni europee di inizio giugno, quando a seguito del risultato delle urne il Presidente Emmanuel Macron ha sciolto il Parlamento e indetto nuove elezioni a inizio luglio. Il capitano e calciatore più forte della Francia, Kylian Mbappé, in conferenza stampa ha appoggiato l’appello ai francesi di altri compagni di squadra a scongiurare l’avanzata dell’estrema destra.

Il primo a invitare i francesi al voto era stato Ousmane Dembelé, attaccante del Paris Saint Germain. Quindi erano arrivati gli appelli a Olivier Giroud e Benjamin Pavard. Marcus Thuram, attaccante dell’Inter, era stato ancora più esplicito: “Bisogna andare a votare e soprattutto tutti i cittadini devono battersi affinché il Rassemblement National non passi”. Ormai esploso, il caso ha fatto un ulteriore salto di qualità mediatico, dopo la conferenza stampa di Mbappé. “Condivido i valori di Marcus. Siamo ancora in un paese dove c’è libertà di parola: lui ha espresso la sua opinione e io sono d’accordo con lui in tutto. Spero, il 7 luglio, di poter essere ancora fiero di portare la maglia della Francia”.

Che cosa è successo in Francia

Le elezioni legislative in Francia sono state anticipate e fissate al 30 giugno e al 7 luglio. Il Partito di estrema destra, Rassemblement National, ha preso il 31,4%. Il partito di Macron, Renaissance, ha preso meno della metà del partito di Marine Le Pen. Il Presidente Macron ha comunque escluso le dimissioni nel caso in cui l’estrema destra dovesse vincere le elezioni e ottenere la maggioranza nell’Assemblea. Si tratterebbe di una situazione di “cohabitation”, ovvero di un momento in cui il Presidente e il governo fanno parte di formazioni politiche diverse. Il personaggio del momento è Jordan Bardella, di origini italiane, 28 anni, il nuovo volto del RN che prova a ripulirsi dalla tradizione antisemita e xenofoba. Sembra esclusa per ora un’alleanza tra RN e Reconquête!, il partito ancora più a destra del politico e intellettuale Èric Zemmour. Ancora incerto l’esito delle trattative con i Repubblicani visto il favore del presidente Eric Ciotti e la contrarietà di dirigenti e militanti Repubblicani.

Le parole di Mbappé

“Siamo in un momento cruciale della storia del nostro paese, è una situazione inedita – ha detto Mbappé – Bisogna avere chiaro il senso delle nostre priorità: siamo cittadini, non dobbiamo rimanere disconnessi dal mondo. Voglio rivolgermi al popolo francese: siamo una generazione che può fare la differenza, gli estremismi sono alle porte, abbiamo la possibilità di scegliere il futuro del nostro paese. Invito tutti i giovani a votare, a prendere coscienza dell’importanza della situazione. Spero che la mia voce servirà, ma la voce di ogni francese conta. Il 7 luglio spero di potere essere ancora fiero di portare la maglia della Francia”.

Parole oltremodo potenti se si considera che Mbappé è con ogni probabilità il francese più famoso al mondo in questo momento, appena passato al Real Madrid dal Paris Saint Germain. “Ci sono delle priorità. La partita di domani è importante, ma c’è una situazione più importante della partita di domani, che comunque abbiamo preparato nel miglior modo possibile. Non bisogna essere disconnessi dal mondo e in ogni caso saremo là a difendere i colori del nostro paese. Ma stiamo vivendo una situazione diversa e dobbiamo adattarci”.

“In quanto squadra – ha continuato ancora Mbappé – abbiamo pensato di fare qualcosa. Ci siamo molto confrontati sul messaggio che avremmo potuto dare, anche per proteggere i più giovani: è difficile per loro venire qui a esprimersi davanti ai giornalisti e prendere posizione su una questione che non padroneggiano del tutto. Abbiamo voluto proteggere questi ragazzi, che non danno affatto l’impressione di fregarsene. Nessuno se ne frega, all’interno della squadra”.

Le altre reazioni in Francia

L’allenatore Didier Deschamps è stato più diplomatico. “Prima che calciatori sono cittadini, non sono al di fuori della situazione che si vive in Francia. Non ho consigli da dare, ognuno è libero di dire le cose con parole sue. Io seguo, è un dovere civico farlo, ma non ho commenti da fare. Ho molte cose di cui occuparmi”. Deschamps fu meno diplomatico nel 1998, quando era capitano della Nazionale, e rispose a Jean-Marie Le Pen, padre di Marine e fondatore del Front National, che aveva criticato la Nazionale “Blanc-Black-Beurre” e quindi la presenza di troppi calciatori dalla pelle nera. “Come al solito, Le Pen dice solo sciocchezze”, disse Deschamps.

E a domanda su quell’episodio l’allenatore ha risposto: “All’epoca subimmo un attacco frontale, per cui risposi. Se verrò di nuovo attaccato frontalmente, risponderò. In questo momento il mio ruolo è quello di selezionatore e devo rappresentare l’unità della squadra, ben sapendo che lo sport ha il potere di unire le persone. Dopo l’Europeo, magari, potrò anche rispondere a qualche domanda come semplice cittadino. Ora parlo da ct”. Era il 2008 quando Raymond Domenech rispose ad altre parole di LePen, che aveva parlato di scelte ideologiche nelle convocazioni. “In politica ci sono troppi str**zi, e lui lo è in particolare. I giocatori sono fieri di vestire la loro maglia e difendere i colori della Francia”.

Lilian Thuram, padre di Marcus ed ex difensore di Juventus e Parma, nel 2006 rispose sempre a Le Pen padre. “Se vedete Jean-Marie Le Pen, ditegli che tutti i giocatori della nazionale sono fieri di essere francesi. Viva la Francia. Non quella che vuole lui. Quella vera …”. Lilian padre si è spesso impegnato ed espresso nel corso della sua carriera contro l’estrema destra francese e contro il razzismo. La Federcalcio francese aveva chiesto di scongiurare strumentalizzazioni politiche della Nazionale dopo le parole di Marcus Thuram.

17 Giugno 2024

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