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Gigi D’Agostino, il ritorno dopo la malattia: “Un trauma, vivevo nell’oscurità, a Sanremo un’emozione indomabile”

Il dj ritornato alla consolle al Festival dopo lo stop per il covid e la malattia. "La discoteca mi ha travolto la vita, per me è stato come entrare in un altro universo"

Spettacoli - di Redazione Web - 19 Giugno 2024

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Gigi Dag torna a Sanremo
Gigi Dag torna a Sanremo

Gigi D’Agostino è ritornato in consolle, in pubblico, per la prima volta dalla pandemia da covid-19, e dall’annuncio di una grave malattia a febbraio 2024, durante il Festival di Sanremo, a bordo della Costa Crociere. “È stata un’emozione indomabile, non si può descrivere a parole”, ha detto nell’intervista nel lungo ritratto che gli ha dedicato Rolling Stone Italia. Una prima volta, considerato il personaggio: un personaggio che ha voluto mantenere una sua indipendenza e autenticità, che non ha mai voluto promuoversi sempre e a tutti i costi ovunque, neanche in tv.

Gigi Dag, 56 anni, tra un anno e mezzo taglierà il traguardo dei quarant’anni di carriera. All’anagrafe Luigino Celestino Di Agostino, da Torino, origini salernitane. “La discoteca mi ha travolto la vita, per me è stato come entrare in un altro universo”. Sarà in concerto all’aperto alla Fiera Milano Live di Rho il 21 giugno. Quindi sarà il 14 a Olbia e il 24 a Paestum, dal 5 luglio al 23 agosto sarà resident del Cocoricò a Riccione. Era il dicembre 2021 quando sui social aveva fatto sapere: “Purtroppo da alcuni mesi sto combattendo contro un grave male che mi ha colpito in modo aggressivo…È un dolore costante… non mi dà pace…La sofferenza mi consuma… mi ha reso molto debole… ma continuo a lottare… spero di trovare un pochino di sollievo….”.

Non ha mai voluto chiarire cosa gli fosse successo. Era ricomparso sui social nel gennaio 2022 mentre si spostava usando un deambulatore: “Spero che questo nuovo anno mi doni un po’ di pace e di forza…Un abbraccio di cose belle a tutti voi… Grazie per i vostri pensieri…Tanto Amore”. A RS è tornato a parlarne: “È stato un forte trauma e purtroppo i traumi sono cose che devi imparare e attraversare da solo. Nessuno ti spiega che quando vivi con un dolore molto forte hai terrore di non farcela. Non sai cosa succederà il giorno dopo e nel tuo cervello cambia tutto. Vivevo nell’oscurità, e non potevo stare in nessuna posizione. È stata una roba invivibile, è stato orribile”

Chi è il mito della disco Gigi D’Agostino

Dag è stato sempre un personaggio schivo per i media. Ha generato un’adorazione presso i fan, alcuni si riuniscono ancora nel forum “Casa Dag”, è diventato un simbolo transgenerazionale. Il suo suono è stato definito Mediterranean Progressive. Quando gli hanno cominciato a proporre collaborazioni, featuring e televisione, ha declinato. Ha sempre scelto di mantenere una sua integrità, anche se la sua musica in un primo momento venne considerata roba per tamarri. Almeno prima dell’esplosione totale, nel mainstream e nel nazionalpopolare. “Mi davano del commerciale come se fosse un commento dispregiativo. Commerciale è un termine con un significato buono. È un complimento. È una parola colma di vittoria”.

Il caso di “L’amour toujours”

Recentemente sono diventate virali sui media le immagini del suo pezzo L’amour toujours utilizzato per cori razzisti. È stato vietato sia all’OktoberFest che all’Europeo di calcio in corso in Germania. “Naturalmente la mia traccia non c’entra nulla con tutto quello. Le parole de L’amour toujours sono parte di quell’espressione dell’amore che volevo trasmettere nel brano. Io mi riferisco a un’idea d’amore che dura per sempre, non un amore con un timer, ma quella spinta e quell’accelerazione costante che nessuno ti può togliere, né una persona, né un male, e che vive e muore con noi. Con il titolo volevo dare un’impronta forte in questa direzione”.

19 Giugno 2024

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