Aveva 70 anni
Chi era Vera Slepoj, la psicologa morta in casa per un malore: i libri, la tv e il lungo curriculum
Tra le più note e importanti psicologhe italiane, volto noto anche nelle trasmissioni tv: Vera Slepoj è morta nella notte all’età 70 anni.
Un decesso dovuto ad un malore improvviso che l’ha colpita mentre era nella sua abitazione di Padova. Quando il personale medico è intervenuto, per la psicologa non c’era già più nulla da fare.
Chi era Vera Slepoj
Originaria di Portogruaro, si era laureata in psicologia all’università di Padova nel 1977 con una tesi sulla “Devianza e i meccanismi di controllo in una società attuale”.
La notorietà arriva negli anni Ottanta, quando Slepoj inizia a gestire una propria rubrica sulla rivista specializzata “Riza Psicosomatica”, per poi continuare su altri quotidiani e riviste, per cui collaborerà per anni con articoli ed editoriali.
Tra il 1999 e il 2004 era diventata anche assessore alla cultura e ai musei della Provincia di Padova. Era stata inoltre presidente della Federazione Italiana Psicologi e dell’International Health Observatory.
Tra i tanti incarichi ricoperto in carriera, quello di consigliere per l’Authority per il Volontariato nel periodo 2000-2004 e quello di Consigliere del Ministro delle comunicazioni dal 2002 al 2006, oltre che docente all’Università degli Studi di Siena di Sociologia della salute.
Ha scritto 11 libri, di cui uno tradotto anche in francese. Il primo, negli anni Ottanta era stato “Capire i sentimenti“: la dimensione affettiva dell’essere umano era la sfera di Vera Slepoj si è sempre occupata, anche partecipando spesso a trasmissioni televisive.
Il ricordo del ministro Sangiuliano
Sulla scomparsa di Vera Slepoj è intervenuto anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Apprendo con grande dolore la notizia della scomparsa di Vera Slepoj. Una donna coraggiosa, una studiosa e psicologa di valore, una scrittrice e opinionista che ha saputo indagare con profondità e arguzia l’animo umano e la nostra società. Avendone apprezzato le doti e la sua sensibilità culturale, le chiesi di far parte del Consiglio superiore del cinema e dell’audiovisivo del Mic. Mancherà molto al suo Veneto e all’Italia intera”, le dichiarazioni del ministro.