Affluenza flop al 47%

Ballottaggi Comunali 2024, i risultati in diretta: a sinistra tutti i cinque capoluoghi di Regione, la destra riconquista Lecce

Politica - di Carmine Di Niro - 24 Giugno 2024

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Sara Funaro e Vito Leccese
Sara Funaro e Vito Leccese

Urne chiuse alle 15 di lunedì negli oltre 100 comuni italiani chiamati nuovamente alle urne per il turno di ballottaggio. Un secondo turno che vede gli occhi puntati in particolare nei capoluoghi di regione, da Firenze a Bari, passando per Potenza, Perugia e Campobasso (nel primo turno di due settimane fa Cagliari è andata al centrosinistra con una larga vittoria di Massimo Zedda).

Dei 14 capoluoghi al ballottaggio (ci sono anche AvellinoCaltanissettaCremonaLecceRovigoUrbinoVerbaniaVercelli e Vibo Valentia), 8 sono amministrati dal centrosinistra (di cui due con sindaci del Movimento 5 Stelle), in cinque invece le amministrazioni uscenti sono di centrodestra. Avellino era invece guidata da un sindaco indipendente.

Si riparte in generale da un parziale di vantaggio per il centrosinistra nei 29 capoluoghi di provincia al voto: 10 amministrazioni a 5. I dieci: Bergamo, Pavia, Reggio Emilia, Modena, Prato, Livorno, Cesena, Pesaro, Sassari e Cagliari. I cinque: Biella, Ferrara, Forlì, Ascoli e Pescara.

Gli exit poll

Per il secondo turno delle amministrative non erano previste exit poll, solitamente diffusi a seggi appena chiusi della principali tv italiane. Questo anche perché ci si attende che lo scrutinio proceda in maniera piuttosto veloce: nelle operazioni vanno contate semplicemente le preferenze per i candidati arrivati al ballottaggio, procedura che non richiede molto tempo.

L’affluenza

Il dato dell’affluenza a urne chiuse conferma il calo già visto già visto domenica:  il dato definitivo è del 47,71% degli aventi diritto, rispetto al 62,83 per cento del primo turno.

Numeri interessanti anche dal voto locale. A Firenze ha votato il 48,01% degli aventi diritto, al primo turno l’affluenza era stata del 64,44%; a Bari 37,53%, al primo turno 58,17%; a Lecce 60,76%, al primo turno era del 68,43%; a Potenza 54,51%, al primo turno 69,12%: a Campobasso 49,12%, al primo turno 65,28%; a Cremona 46,65%, al primo turno 58,74%; a Verbania 47,15%, al primo turno 57%; a Vibo Valentia 45,71%, al primo turno 66,90%; a Caltanissetta 35,05%, al primo turno 46,23%; a Rovigo 47,54%, al primo turno 60,48%; a Vercelli 42,03%, al primo turno 59,1%;  a Perugia 58,27%, al primo turno 65,83%.

I risultati

Bari – A Bari Vito Leccese, candidato del Partito Democratico, sarà il nuovo sindaco. Ampio il divario con l’avversario di centrodestra Fabio Romito, staccato di circa 40 punti: Leccese, che al secondo turno ha ottenuto l’appoggio del grillino-civico Michele Laforgia, supera quota 70 per cento.

Firenze – Firenze resta in mano alla sinistra. Sara Funaro è la prima sindaca donna del capoluogo toscano: assessora uscente della giunta Nardella, ha sconfitto Eike Schmidt, ex direttore delle Gallerie degli Uffizi e candidato della destra, superandolo per ben venti punti percentuale col suo 60,6 per cento. Funaro al secondo turno ha ottenuto l’appoggio di Stefania Saccardi, candidata a sindaco di Italia Viva e vicepresidente della Regione Toscana, e di Lorenzo Masi, candidato del Movimento 5 Stelle.

Il sindaco uscente Dario Nardella, neo parlamentare europeo, ha pubblicato su X una foto con Funaro: “Sarà una grande sindaca di Firenze”, ha scritto Nardella.

Al primo turno Funaro aveva ottenuto il 43% dei voti contro il 32 per cento di Schmidt: staccati Saccardi al sette e Masi al tre per  cento.

Potenza – Il centrosinistra vince largamente il ballottaggio a Potenza col suo candidato Vincenzo Telesca, ribaltando il risultato del primo turno che vedeva in vantaggio il centrodestra con Francesco Fanelli: Telesca ha vinto il secondo turno col 64,9 per cento dei voti.

Nelle urne di due settimane fa Telesca era stato il secondo fra i più votati con il 32,4 per cento, alle spalle proprio di Fanelli, che si era fermato al 40,6 per cento. Terzo si era piazzato Pierluigi Smaldone del Movimento 5 Stelle, col 17,6 per cento.

A spoglio in corso il deputato Pd ed ex ministro Roberto Speranza ha festeggiato così sui social: “Potenza!”, il post con tre cuori rossi. Potenza era amministrata da Mario Guarente, sindaco della Lega.

Perugia – Il centrosinistra torna a conquistare Perugia. Il capoluogo umbro va infatti al centrosinistra in formato “campo largo” guidato da Vittoria Ferdinandi, che strappa la città alla destra in una sfida tutta al femminile con Margherita Scoccia.

Un testa a testa quello del primo turno, con Ferdinandi giunta al ballottaggio col 49% e soli 600 voti di vantaggio su Scoccia. Oltre 3mila i voti in più ottenuti da Ferdinandi al ballottaggio sulla sua rivale.

Lecce – Per un pugno di voti, così come al primo turno. Così Adriana Poli Bortone, già senatrice e ministro nei governi di Berlusconi, torna alla guida del Comune di Lecce, che aveva già guidato dal 1998 al 2007.

L’esponente del centrodestra ha battuto di misura il sindaco uscente del centrosinistra Carlo Salvemini con una percentuale non ancora definitiva di pochi decimali sopra il 50 per cento.

Cremona – Per meno di duecento voti Leonardo Virgilio è il nuovo sindaco di Cremona. L’esponente del centrosinistra ha ottenuto il 50,4% dei voti contro il 49,6 per cento dello sfidante Alessandro Portesani.

Virgilio ha ribaltato il risultato del primo turno, quando Portesani aveva ottenuto il 43,2 per cento e circa 400 voti in più del nuovo sindaco della città lombarda. Primo turno che aveva visto la candidata sindaco del Movimento 5 Stelle, Paola Tacchini, ottenere il cinque per cento dei voti.

Rovigo – La città di Rovigo, in Veneto, passa al centrodestra. Valeria Cittadin, sostenuta dai partiti di centrodestra ma anche Azione, aveva già sfiorato la vittoria al primo turno col 49,1% dei voti, ma al ballottaggio ha ampiamente superato il suo sfidante.

A uscire sconfitto è il sindaco uscente Edoardo Gaffeo, sostenuto dal Movimento 5 Stelle e da due liste civiche. Gaffeo era stato sfiduciato nel gennaio scorso da parte della sua maggioranza, compreso il Partito Democratico, che al primo turno aveva presentato come suo candidato sindaco Palmiro Franco Tosini, fermatosi all’8 per cento.

Vercelli – Il centrodestra si tiene Vercelli. Roberto Scheda, sostenuto da FdI, Forza Italia e Lega, vince al ballottaggio la sfida contro Gabriele Bagasco, appoggiato da Pd e AVS.

Scheda era già in testa al primo turno, quando però non ottenne il 50% più uno necessario per la vittoria. Centrodestra che è andato spaccato alle urne: il sindaco uscente Andrea Corsaro si era presentato infatti come indipendente a capo di una lista civica, che aveva ottenuto solo il dieci per cento dei voti al primo turno.

Verbania – Una vittoria tecnicamente civica, ma ascrivibile all’area di centrodestra. Nella città piemontese il ballottaggio premia Giandomenico Albertella, consigliere comunale uscente con un passato in Forza Italia alle spalle. Meno di 500 voti di differenza bastano per staccare Riccardo Brezza, candidato del centrosinistra in formato “campo largo”.

Albertella vince grazie alle due liste civiche che lo appoggiavano e ribaltando il risultato del primo turno, che lo vedeva indietro di 7 punti: il centrodestra era invece rimasto escluso dal ballottaggio con la sua candidata Mirella Cristina, decidendo poi di sostenere più o meno esplicitamente Albertella.

Urbino – Terzo mandato consecutivo da sindaco per Maurizio Gambini, il manager sostenuto dal centrodestra che si conferma alla guida della città. Lo sfidante, Federico Scaramucci del centrosinistra in formato “campo largo”, si ferma a 4 punti dalla coalizione di centrodestra.

Gambini è al terzo mandato consecutivo da sindaco, possibilità questa dovuta al fatto che Urbino, che ha meno di 15mila abitanti, lo scorso gennaio è stata “elevata” a città capoluogo di provincia, equiparandola a Pesaro. In questo modo i due mandati già svolti da Gambini non sono stati conteggiati ai fini del limite previsto dalla legge, consentendogli di correre nuovamente per la fascia tricolore.

Caltanissetta – Il centrodestra strappa ai 5 Stelle la città di Caltanissetta. Calogero Tesauro vince al ballottaggio la sfida con Annalisa Petitto del centrosinistra, staccata di otto punti: al primo turno il sindaco uscente, il pentastellato Roberto Gambino, si era fermato al 28% restando così escluso dal ballottaggio.

Petitto è consigliera comunale uscente: aveva abbandonato il Partito Democratico due anni fa ma è stata sostenuta dal centrosinistra.

Campobasso – Il centrosinistra completa il ribaltone al secondo turno a Campobasso. Marialuisa Forte, anche grazie all’accordo con Pino Ruta, civico giunto terzo al primo turno, viene eletta sindaca dal capoluogo molisano.

Beffa per Aldo De Benedittis, l’avvocato scelto dal centrodestra per riconquistare la città, che era stata governata negli ultimi anni dal Movimento 5 Stelle: 400 i voti mancati all’appello per vincere il secondo turno, dopo aver superato di oltre 15 punti la Forte due settimane fa. A Campobasso si prefigura uno scenario di “anatra zoppa”: la sindaca Forte infatti non avrà la maggioranza dei seggi in Consiglio, poiché al primo turno le liste a sostegno di De Benedittis avevano raggiunto il 52,7 per cento.

Avellino – Un primo sindaco donna per Avellino: Sara Nargi vince al ballottaggio lo scontro col centrosinistra, che candidava Antonio Gengaro. Nargi, che ha sfiorato il 52 per cento con un vantaggio di circa 900 voti sul suo sfidante, è espressione dell’amministrazione uscente targata Gianluca Festa, impossibilitato a ripresentarsi a causa dell’inchiesta per corruzione che l’ha portato agli arresti domiciliari.

Per Nargi un ribaltone rispetto al primo turno, dato che Gengaro era 5 punto sopra con le sue liste del “campo largo”: decisivo per Nargi il sostegno delle civiche che hanno sostenuto Rino Genovese, giunto terzo al primo turno col 21 per cento.

Vibo Valentia – Con un distacco di circa 500 voti il centrosinistra strappa Vibo Valentia alla destra. Enzo Romeo, candidato del “capo largo” è il nuovo sindaco superando Roberto Cosentino, esponente del centrodestra.

Lo stesso Cosentino ha chiamato Romeo per congratularsi con lui. L’amministrazione uscente era guidata dalla sindaca Maria Limardo, di Forza Italia.

24 Giugno 2024

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