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Elezioni in Francia, sondaggi e proiezioni: Rassemblement national verso la maggioranza assoluta, tracollo Macron
Esteri - di Redazione
A due giorni dal primo turno delle elezioni legislative francesi, convocate dal presidente Emmanuel Macron dopo la batosta incassata alle Europee, l’estrema destra di Marine Le Pen e Jordan Bardella, suo “delfino” e candidato premier, si conferma in testa ai sondaggi.
I sondaggi in Francia
Secondo un sondaggio Elabe per Bfmtv e La Tribune Dimanche, pubblicato venerdì mattina, il Rassemblement national è ampiamente in vantaggio sul Nuovo Fronte Popolare, la coalizione che ha messo insieme socialisti, comunisti e France Insoumise, e i macroniani di Ensemble.
In particolare il Rassemblement national dovrebbe raccogliere il 36% dei voti: segue staccato il Nuovo Fronte Popolare al 27,5%, quindi i macroniani al 20 per cento e i Républicains al nove.
Le proiezioni
Le proiezioni farebbero emergere uno scenario catastrofico per l’inquilino dell’Eliseo, rilanciando senza appello la possibilità di una “cohabitation” con un primo ministro e un Parlamento in mano all’estrema destra lepeniana.
I macroniani infatti perderebbero circa 140 seggi all’Assemblée Nationale su un totale attuale di 250. Al contrario la proiezione di Elabe vede per la prima volta il Rassemblement national fra i 260 e i 295 seggi (su un totale di 577, la maggioranza assoluta a partire da 289), il Nuovo Fronte Popolare fra 155 e 175, i macroniani di Ensemble fra 85 e 105.
Va detto che lo stesso istituto che si è occupato dei sondaggi sottolinea come le proiezioni debbano essere lette con prudenza visto il sistema semipresidenziale francese: la composizione delle candidature in ognuna della 577 circoscrizioni per il secondo turno non è al momento conosciuta ed è anch’essa frutto di previsioni sui risultati del primo.
Bufera sul ministro dell’Istruzione ‘in pectore’ di Le Pen
Il Rassemblement National strafavorito nel voto deve intanto fare i conti con una bufera mediatica che riguarda un suo deputato. Si tratta di Roger Chudeau, indicato in Francia “Monsieur Education” perché possibile futuro ministro dell’Istruzione in caso di coabitazione tra Macron e Bardella.
Secondo Chudeau, intervistato giovedì sera da Bfmtv, gli incarichi da ministro non devono attribuiti ai cittadini di doppia nazionalità, ma solo ai cosiddetti “franco-francesi”
Chudeau ha detto, come riferisce l’Ansa, che un membro del governo non può essere ‘binazionale’, perché questo pone a suo parere un “problema di doppia lealtà” a due nazioni. L’esponente di Rn fa anche un esempio, quello dell’ex ministro dell’Istruzione, Najat Vallaud-Belkacem, di doppia nazionalità francese e marocchina
“Penso che sia stato un errore. Gli incarichi ministeriali devono andare ai franco-francesi, punto e basta”, ha sentenziato. Contro le sue parole si è scagliato Yaël Braun-Pivet, presidente uscente dell’Assemblée Nationale, che ha condannato “il vero volto del Rassemblement National, che è ancora vivo: un razzismo senza complessi, una selezione tra i francesi”.
La stessa Marine Le Pen è stata costretta a prendere le distanze da Chudeau. Intervista da CNews, si è detta “un po’ disgustata che il nostro collega possa esprimere un suo parere personale che è totalmente contrario al progetto del Rn”.