Il disastro e l'emergenza

Alluvioni, esondazioni e frane in Valle d’Aosta, due morti e un disperso nel Canton Ticino. Problemi anche in Piemonte

Cervinia e Cogne le aree più colpite, allarme in Svizzera dove il maltempo ha causato due vittime. Tre le persone morte in Francia. Le parole del governatore Cirio e le azioni dei soccorsi

Cronaca - di Redazione Web - 30 Giugno 2024

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Alluvioni, esondazioni e frane in Valle d’Aosta, due morti e un disperso nel Canton Ticino. Problemi anche in Piemonte

A causa di una frana la strada regionale della Valtournenche è chiusa a valle di Cervinia, rendendo di fatto la località turistica isolata. L’amministrazione regionale comunica che “è prevista nelle prossime ore la riapertura a senso unico alternato“. Si tratta di uno degli effetti del maltempo che ha colpito la regione alpina, in particolare a Cogne, che è irraggiungibile dalle 20.15 per una colata detritica caduta a valle di Epinel. Nella serata di sabato, per fare il punto sulla situazione, nella sede della Protezione civile a Saint-Christophe, si è riunito il Centro coordinamento dei soccorsi (Ccs), alla presenza del presidente della Regione, Renzo Testolin.

Temporali in Valle d’Aosta

Nella valle di Cognesi sono verificate colate detritiche lungo i canaloni del Pont du Teuf, Costa del Pino, Trajo, Les Ors, Tsa de sèche con esondazione del torrente Valnontey. Sono pertanto chiuse la strade regionale da Ozein e le strade comunali di Valnontey e di Lillaz. In loco è presente un presidio medico. La rete elettrica e le comunicazioni telefoniche risultano temporaneamente interrotte“. Nella zona della bassa valle “le principali problematicità riscontrate nel pomeriggio hanno riguardato l’allagamento del sottopasso per la frazione di Echallod, ad Arnad, la caduta di piante sulla strada regionale numero 26 tra Hone e Arnad e sulla strada regionale numero 2 di Champorcher nel tratto tra Champorcher e Pontboset. Si è verificata anche un’esondazione di un torrente a Champoluc in località Magneaz a causa dell’ostruzione di una tubazione“.

Cogne

Terminata l’alluvione che ha da ieri sera ha colpito diverse zone della Valle d’Aosta inizia la conta dei danni. Alla Protezione civile regionale al momento non risultano persone coinvolte o disperse. A Cogne tra le 4 e le 6 sono stati effettuati due interventi dell’elisoccorso che hanno permesso di mettere in salvo una famiglia con una bambina piccola, rimasta bloccata in Valnontey, e tre persone isolate nel vallone dell’Urtier. Il paese resta isolato perché l’unica strada per raggiungerlo, la regionale 47 chiusa da Ozein, è stata pesantemente danneggiata in più punti, anche nel territorio comunale di Aymavilles. Danni rilevanti anche sulla strada comunale di Valnontey, dove risultano fuori uso sia la rete elettrica che l’acquedotto. Nella Valle di Cogne, fa sapere l’amministrazione regionale, “sono in corso sopralluoghi tecnici per un’altra verifica dei danni causati dal maltempo e per valutare gli interventi da attivare“.

Cervinia

A causa dell’ondata di piena della Dora Baltea vi sono state alcune esondazioni. A Montjovet sono state evacuate dai loro alloggi due famiglie, salite ai piani alti; a Issogne il fiume è esondato tra le località Favà e Fleuran e alcuni abitanti sono stati fatti salire ai piani superiori. Attualmente la strada statale 26 è chiusa a tratti a Bard, Donnas e Champdepraz e si sta valutando la riapertura. Nella Valtournenche l’esondazione del torrente Marmore ha causato danni ingenti nel centro di Cervinia, allagando anche dei negozi. Sono in corso i lavori per il disalveo del torrente e per un primo intervento in paese. Chiusa nella notte, la regionale per raggiungere la località è stata riaperta stamane.

Alluvioni, esondazioni e frane: i soccorsi

Più in basso nella stessa vallata, ad Antey-Saint-André, è stato evacuato un campeggio e gli ospiti sono stati distribuiti in varie strutture ricettive. Nella notte è proseguita l’attività di monitoraggio e soccorso che ha coinvolto Protezione civile, Corpo valdostano dei vigili del fuoco, Corpo forestale della Valle d’Aosta, 118, Soccorso alpino valdostano e forze dell’ordine, oltre al personale e le amministrazioni dei comuni interessati.

In Piemonte

Da ieri sera sono personalmente in contatto con i sindaci delle zone colpite: abbiamo monitorato per tutta la serata e nella notte l’andamento della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte. I danni più seri di sono registrati sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e di Lanzo e nella zona di Macugnaga. La Sala regionale è operativa e i nostri tecnici sono al lavoro e stanno raggiungendo le zone colpite per una prima conta dei danni e per individuare con i Comuni i primi urgenti interventi di ripristino. Sono in contatto con la Regione Valle d’Aosta e questa mattina ho sentito al telefono il Capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per la richiesta dello stato d’emergenza“. È quanto dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Il Governatore Cirio e la Protezione Civile

Da ieri sera sono al lavoro gli uomini della Protezione civile del Piemonte guidati dal responsabile del settore, Franco De Giglio, per seguire l’andamento della perturbazione e coordinare gli interventi in stretto raccordo con le Prefetture di Torino e del Verbano Cusio Ossola“. È quanto comunica la Regione in merito all’ondata di maltempo. A Chialamberto – informa una nota – ci sono tre frazioni isolate ed è stata disposta l’evacuazione in via precauzionale di due condomini per un totale di circa 20 persone, ospitate presso i locali allestiti nella palestra comunale con il supporto dei volontari. Tra Noasca e Locana c’è una frana che impedisce la circolazione sulla statale 460 per Ceresole Reale: la Città metropolitana inizierà questa mattina le operazioni di rimozione. I vigili del fuoco hanno evacuato a piedi, oltre la frana, 35 persone che erano in un ristorante a cena e che hanno trascorso la notte in un centro allestito a Locana.

I danni e i soccorsi

Da segnalare intervento dei vigili del fuoco di Torino effettuato stanotte tra Montanaro e San Benigno Canavese per il salvataggio di due adulti e di una neonata di 3 mesi bloccati in auto per l’innalzamento dell’acqua del torrente Orco. Durante la notte è stato monitorato anche il territorio del nodo idraulico d’Ivrea, in quanto si è verificato un significativo innalzamento dei livelli della Dora Baltea, che in Valle d’Aosta in alcune stazioni hanno superato il livello di pericolo/rosso. La piena in Piemonte è passata nella notte con livelli contenuti entro quello di guardia. Situazione critica anche a Macugnaga, nel Verbano Cusio Ossola.

In Svizzera

È esondato un torrente che attraversa il paese e ha allagato la strada che porta al centro, impedendo l’accesso a livello della località Staffa. Stanno operando squadre dei Vigili del fuoco, del Soccorso alpino ed i volontari del Coordinamento regionale. Manca l’energia elettrica a circa 1500 utenze, per le quali la centrale operativa di Enel ha disposto l’invio di personale per consentire il ripristino del servizio, che si presenta complicato per l’allargamento di alcune cabine. Al momento ne sono state ripristinate circa 500. In Svizzera, diverse persone risultano disperse nel cantone Ticino a causa di alluvioni, frane e smottamenti dovuti alle piogge torrenziali che si sono abbattute su gran parte della confederazione da ieri, secondo quanto riferisce la polizia cantonale. Violenti temporali “hanno provocato uno smottamento nella zona di Fontana (nel nord-ovest del cantone di lingua italiana) e varie persone risultano disperse“, scrive la polizia ticinese in una nota, senza fornire numeri.

Canton Ticino

I soccorsi, aggiunge la nota, sono particolarmente complessi proprio a causa delle condizioni meteorologiche. In un avviso alla popolazione si sconsiglia di avvicinarsi al fiume Maggia, che sta esondando. Ma anche nell’ovest della Svizzera i nubifragio hanno indotto le autorità ad evacuare varie località nel cantone Vallese per l’esondazione del Rodano e di suoi affluenti, in particolare a Rarogne, Gampel, Chippis e Sierre, fa sapere la protezione civile vallese. E anche a Zermatt, nello stesso cantone, è esondato il fiume Vispa, invadendo le strade che portano alla celebre località turistica ai piedi del Cervino. Anche il traffico ferroviario nel Vallese subisce rallentamenti e variazioni.

Le vittime e i soccorsi

Ci sono almeno due morti accertati e un disperso nel Canton Ticino, in Svizzera, territorio colpito da violenti nubifragi che durano da giorni, mentre anche in Francia si registrano tre morti, vittime della caduta di un albero per il forte vento. “I corpi di due persone sono stati ritrovati dai soccorritori in una località colpita da una frana, nella zona di Fontana“, rende noto la polizia nel cantone elvetico di lingua italiana. In Francia nella regione dell’Aube, a sud-est di Parigi, i temporali accompagnati da venti molto forti, hanno fatto crollare un albero che ha schiacciato e ucciso tre persone anziane che viaggiavano in automobile a Rosnay-l’Hôpital. L’incidente, precisa la prefettura locale, è avvenuto ieri sera fra le 19 e le 20.

30 Giugno 2024

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