I risultati

Elezioni in Francia, vittoria per Bardella e Le Pen: per il secondo turno possibile accordo sinistra-Macron

Esteri - di Carmine Di Niro - 1 Luglio 2024

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Elezioni in Francia, vittoria per Bardella e Le Pen: per il secondo turno possibile accordo sinistra-Macron

Il primo turno delle elezioni legislative francesi conferma le previsioni della vigilia e dunque l’azzardo preso dal presidente Emmanuel Macron: il Rassemblement National, l’estrema destra del duo Marine Le Pen e Jordan Bardella, alleatosi per l’occasione con Eric Ciotti, il presidente dei Repubblicani, è stato nettamente il partito più votato.

I risultati delle legislative francesi

Il RN ha ottenuto infatti il 29,2 per cento dei voti, suo record storico alle legislative: nel 2018 prese il 18,7 per cento. A questi numeri vanno aggiunti quelli dei Repubblicani di Eric Ciotti, che hanno ottenuto il 3,9%: si arriva così al 33,1 per cento.

Dietro Bardella e Le Pen si è piazzato il Nuovo Fronte Popolare, il cartello elettorale della sinistra che ha messo insieme, con non poco fatica, i socialisti, i comunisti, i verdi e la France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon.

Anche in questo caso i risultati sono migliori delle scorse legislative, quando la precedente alleanza elettorale denominata Nupes si fermò al 25,6%: questa volta il NFP ha ottenuto il 27,99 per cento. Si tratta però di un dato inferiore alla somma dei risultati ottenuti da ciascun partito alle Europee del 9 giugno, quando avevano ottenuto il 31 per cento.

Il grande sconfitto è ovviamente Emmanuel Macron: Ensemble pour la République, la coalizione del presidente francese, si è fermata al 20,8 per cento, davanti ai Repubblicani “scissionisti” al 6,6 per cento.

Gli eletti al primo turno

Al primo turno sono stati eletti appena 76 deputati su un totale di 577: di questi 39 sono del gruppo Rassemblement National, 32 del Nuovo Fronte Popolare e due di Ensemble.

Al momento i risultati suggeriscono che sia alta la probabilità che il Rassemblement National possa ottenere la maggioranza dei seggi nell’Assemblea Nazionale: quella assoluta è fissata a quota 289 seggi.

Gli accordi per il secondo turno

Gran parte degli eletti del prossimo Parlamento saranno dunque decisi dal secondo turno in programma domenica 7 luglio. La legge elettorale francese prevede che al ballottaggio possano accedere tutti i candidati che hanno ottenuto più del 12,5 per cento dei voti delle persone iscritte nelle liste elettorali (non dunque dei votanti “semplici”).

Vista l’incredibile partecipazione, oltre il 66% dei francesi si è recato alle urne, saranno più di 300 i “triangolari”, ovvero i ballottaggi in cui i candidati al secondo turno saranno tre, ma ci sarà anche qualche caso di “quadrangolare”, dunque di ballottaggi con quattro candidati.

Di fronte a questo quadro politico, subito dopo la chiusura dei seggi dalla coalizione del presidente Macron è arrivato l’appello all’unità contro l’estrema destra del Rassemblement National per impedirne la vittoria domenica 7 luglio. In particolare il premier uscente, il macroniano Gabriel Attal, ha chiesto il ritiro dei candidati della propria coalizione giunti terzi al primo turno per concentrare i voti sul deputato giunto secondo contro il candidato del Rassemblement National.

Posizioni che in Ensemble sono però confuse: François Bayrou, presidente di MoDem, partito centrista parte della coalizione presidenziale, ha invece spiegato che le decisioni in tal senso verranno prese “caso per caso”; l’altro alleato di Macron, l’ex premier e presidente di Horizons, Edouard Philippe, ha detto che “nessun voto” dovrà andare “ai candidati di RN né a quelli di La France Insoumise”.

Da parte sua il Nuovo Fronte Popolare ha già annunciato il ritiro sistematico dei propri candidati arrivati al terzo posto nelle circoscrizioni in cui un candidato di RN è arrivato primo.

1 Luglio 2024

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