La sentenza

Trump, dalla Corte Suprema arriva l’assist: ha immunità parziale, processo su Capitol Hill verso il rinvio

Esteri - di Redazione - 1 Luglio 2024

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Trump, dalla Corte Suprema arriva l’assist: ha immunità parziale, processo su Capitol Hill verso il rinvio

Donald Trump ottiene una vittoria parziale tramite la Corte Suprema. Il massimo tribunale degli Stati Uniti ha infatti deciso che gli ex presidenti, e dunque anche il tycoon candidato con i Repubblicani per un secondo mandato alla Casa Bianca nella sfida contro Joe Biden, hanno diritto ad una parziale immunità nell’esercizio delle loro funzioni: non possono quindi essere processati per i loro atti ufficiali.

La decisione della Corte Suprema era particolarmente attesa e potrebbe avere ripercussioni sulla campagna elettorale in corso in attesa del voto del 5 novembre negli Stati Uniti.

Trump è infatti imputato in tre processi penali ed è già stato condannato in un quarto: i suoi avvocati avevano chiesto alla Corte di occuparsi della questione con particolare riferimento al processo in cui il tycoon è accusato di aver cospirato per sovvertire il risultato delle elezioni del 2020 con l’assalto dei suoi seguaci al Congresso del 6 gennaio 2021.

La decisione della Corte Suprema

I giudici, con una decisione presa a maggioranza (6 a 3, rispecchiando l’orientamento e la composizione della Corte) hanno stabilito che per alcuni degli atti oggetto del processo Trump possa godere dell’immunità: allo stesso ha rimandato alle corti di livello inferiori quali siano gli atti ufficiali su cui Trump potrà godere di immunità “assoluta”.

Sarà dunque il giudice distrettuale Tanya Chutkan, titolare dell’inchiesta in questione a Washington, a dover stabilire quali siano i comportamenti/atti ufficiali e non ufficiali: in questo modo però il processo sarà con alte probabilità nuovamente rinviato, non chiudendosi prima del voto del 5 novembre.

Le reazioni di Trump e Biden

Come ampiamente prevedibile, Trump ha immediatamente commentato la sentenza sul suo social network, Truth, definendola “una grande vittoria per la nostra Costituzione e democrazia. Sono orgoglioso di essere americano”.

Non si è fatta attendere neanche la reazione sul lato opposto, quello Democratico di Joe Biden, che ha sottolineato come la sentenza della Corte Suprema non cambia i fatti: “Dobbiamo essere chiari su quello che è successo il 6 gennaio: Donald Trump è uscito fuori di testa dopo che ha perso le elezioni del 2020 e ha incoraggiato la folla a rovesciare i risultati di elezioni libere e eque. Trump sta già candidandosi alla presidenza come pregiudicato per le stesse ragioni per cui è rimasto fermo mentre la folla attaccava con violenza il Congresso – continua la dichiarazione della campagna di Biden – lui pensa di essere al di sopra della legge e è disposto a fare qualsiasi cosa per ottenere e mantenere il potere per se stesso”.

di: Redazione - 1 Luglio 2024

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