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La proposta del ministro israeliano Ben-Gvir: “Fuciliamo i 9.000 detenuti palestinesi”

La proposta del ministro israeliano Ben-Gvir: “Fuciliamo i 9.000 detenuti palestinesi”

In rete circola un breve video del ministro della Sicurezza nazionale d’Israele, il fascista Itamar Ben-Gvir, che, senza giri di parole, afferma che il suo proposito sarebbe di giustiziare tutti i prigionieri palestinesi. A oggi sono 9mila i prigionieri politici palestinesi nelle carceri israeliane. In cella al momento si contano 70 donne, 200 bambini, 3.484 detenuti amministrativi (senza accuse né processo), 50 giornalisti, oltre cento studenti universitari. Ben-Gvir non fa differenze. Per lui andrebbero giustiziati. Tutti. Anche i bambini, immagino.

Si dirà, come se fosse una scusante: Ben-Gvir non rappresenta la componente maggioritaria del governo. Ne fa comunque parte, e con un ruolo preminente. Ma questa considerazione non è sufficiente a spiegare cos’è oggi la destra israeliana. Si guardi a chi dovrebbe rappresentare l’anima moderata, pragmatica, ragionevole. Il nome più gettonato è il ministro della Difesa Yoav Gallant (Likud, il partito di Netanyahu). Ebbene, il “moderato” Gallant così si è espresso alcuni giorni fa: “Israele non vuole la guerra ma non esiterà a spianare e riportare il Libano “all’età della pietra” se gli Hezbollah, alleati dell’Iran, non finiranno di attaccare”. Ha detto così: all’età della pietra.