L'allarme a Gaza

“Bambini di Gaza divorati dalla scabbia”, l’allarme dell’Oms

Si allarga la frattura tra esercito e Netanyahu, il Nyt: “I generali israeliani vogliono un cessate il fuoco, no del premier”. A Washington 12 funzionari del governo si dimettono in polemica con l’amministrazione Biden per il sostegno a Israele

Esteri - di Umberto De Giovannangeli - 4 Luglio 2024

CONDIVIDI

“Bambini di Gaza divorati dalla scabbia”, l’allarme dell’Oms

Apocalisse-Gaza. Una catastrofe umanitaria che investe l’intera popolazione della Striscia. La coordinatrice umanitaria dell’Onu per Gaza, Sigrid Kaag, ha detto al Consiglio di Sicurezza che 1,9 milioni di persone sono sfollate nel territorio. “Più di un milione di persone sono state sfollate ancora una volta, cercando disperatamente rifugio e sicurezza, e 1,9 milioni di persone sono ora sfollate in tutta Gaza. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), più di 150.000 persone nella Striscia di Gaza hanno contratto malattie della pelle per le condizioni igieniche in cui sono stati costretti gli sfollati da quando è scoppiata la guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre. In particolare, l’Oms ha segnalato 96.417 casi di scabbia e pidocchi dall’inizio del conflitto, 9.274 di varicella, 60.130 di eruzioni cutanee e 10.038 di impetigine. Scabbia, varicella, pidocchi, impetigine e altre eruzioni cutanee debilitanti: la pelle dei bambini di Gaza è malata. “Mio figlio non riesce a dormire tutta la notte perché non riesce a smettere di grattarsi il corpo”, ha detto Wafaa Elwan raccontando l’ultima epidemia che ha colpito la tendopoli dove lei e i suoi sette figli si sono rifugiati.

Il bambino ha macchie bianche e rosse su piedi e gambe, e altre sotto la maglietta. Più di 150.000 persone nei territori palestinesi hanno contratto malattie della pelle nelle condizioni in cui sono stati costretti gli sfollati di Gaza da quando è scoppiata la guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre scorso, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità. “Dormiamo per terra, sulla sabbia, dove sono presenti”, ha detto Elwan. La sua famiglia è una delle migliaia che vivono su una distesa sabbiosa vicino al mare, nei pressi della città centrale di Gaza di Deir al-Balah.“Non possiamo fare il bagno ai nostri bambini come prima – prosegue – e non ci sono prodotti igienici e sanitari per lavare e pulire il posto. Non c’è niente”. Lo stesso mare, dove i bambini si lavavano, è malato: “È tutto liquami. Buttano persino immondizia e pannolini per bambini in mare”. I generali israeliani vogliono avviare un cessate il fuoco a Gaza, anche se ciò manterrebbe Hamas al potere per il momento, ampliando la frattura tra l’esercito e il primo ministro Benjamin Netanyahu, che si è opposto a una tregua che consentirebbe ad Hamas di sopravvivere alla guerra, lo scrive il New York Times mentre la guerra continua a mietere vittime. Sono almeno 37.953 i palestinesi uccisi e 87.266 quelli che sono rimasti feriti nell’offensiva militare israeliana sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza in una nota precisando che 28 palestinesi sono stati uccisi e altri 125 feriti nelle ultime 24 ore.

Da Gaza a Washington. Dodici ex funzionari del governo americano che martedì si sono dimessi in protesta contro il sostegno degli Stati Uniti alla guerra di Israele nella Striscia di Gaza hanno accusato l’amministrazione del presidente Joe Biden di “innegabile complicità” nell’uccisione dei palestinesi nell’enclave. In una dichiarazione congiunta pubblicata martedì sera, gli ex governativi hanno affermato che l’amministrazione Usa sta violando le leggi americane attraverso il suo sostegno allo Stato ebraico. La Casa Bianca e il Dipartimento di Stato americano non hanno rilasciato per ora commenti. “Ognuno di noi ha giurato di proteggere e difendere la Costituzione degli Stati Uniti: ci siamo dimessi dal governo non per porre fine a quel giuramento ma per continuare a rispettarlo”, si legge nella dichiarazione pubblicata da Tariq Habash, ex membro dello staff del Dipartimento dell’Istruzione americano. “La copertura diplomatica Usa e il continuo flusso di armi verso Israele hanno assicurato la nostra innegabile complicità nelle uccisioni e nella fame forzata della popolazione palestinese assediata” nella Striscia di Gaza, sottolinea la nota.

4 Luglio 2024

Condividi l'articolo