Il trionfo
Chi è Donatella Di Pietrantonio, vincitrice del Premio Strega con “L’età fragile”: i libri e la “doppia vita” da dentista
Cultura - di Redazione
La quarta volta è quella buona per Donatella Di Pietrantonio, la scrittrice che nella serata di giovedì 4 luglio ha vinto il Premio Strega, il più importante premio letterario del Paese, con “L’età fragile” pubblicato da Einaudi.
Alla quarta candidatura di un suo libro allo Strega, la 62enne abruzzese ha infatti ottenuto l’ambito premio nella cerimonia tenuta giovedì sera sul palco del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, presentata da Geppi Cucciari e Pino Strabioli.
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Chi è Donatella Di Pietrantonio
Una carriera “alternativa” e anomala, quella di Donatella Di Pietrantonio. La scrittrice vincitrice dello Strega ha infatti pubblicato il suo primo romanzo, “Mia madre è un fiume”, a 49 anni: nei 15 anni seguenti ne ha scritti e pubblicati altri quattro, tutti ben visti dalla critica e anche dal pubblico.
Scrittrice anomala, dicevamo. Di Pietrantonio anche dopo il successo ha continuato una doppia vita: quella di scrittrice, ma anche quella di dentista pediatrica, professione che non ha abbandonato, continuando inoltre a vivere nella cittadina di Penne, 11mila abitanti in provincia di Pescara.
Di Pietrantonio, i libri e il successo
A scoprire Donatella Di Pietrantonio è stata Loretta Santini, direttrice editoriale di Elliot, una piccola casa editrice romana che ha pubblicato il libro vincitore dello Strega dell’anno scorso, “Come d’aria” di Ada d’Adamo.
Una conoscenza comune le segnalò infatti il primo libro di Donatella Di Pietrantonio, poi uscito nel 2011: è la storia del rapporto tra due donne, una madre anziana che soffre di Alzheimer e della figlia che deve prendersene cura dopo un rapporto tumultuoso tra le due prima della malattia.
Già quel primo romanzo venne proposto per il premio Strega, ma non finì nella “dozzina”, i dodici candidati definitivi. Ci arrivò col secondo romanzo, “Bella mia”, pubblicato sempre da Elliot nel 2014 e rimasto fuori dalla cinquina finale.
Il terzo romanzo è il più noto, anche al pubblico, avendo venduto oltre 400mila copie. Si tratta di “L’Arminuta”, pubblicato da Einaudi e vincitore del Premio Campiello, il secondo concorso per importanza proprio dietro lo Strega. Quello stesso anno Di Pietrantonio arriva in finale allo Strega con “Borgo Sud”, di fatto il seguito di “L’Arminuta”.
“L’età fragile”
“L’età fragile”, il romanzo vincitore dello Strega 2024, racconta la storia della protagonista e narratrice, impegnata a ricostruire un rapporto con la figlia ventenne durante il lockdown per il coronavirus: per questo rientra da Milano, dove studia all’università, in Abruzzo.
“L’età fragile” è stato pubblicato da Einaudi alla fine di novembre e da allora ha venduto circa 70mila copie, ma con la vittoria dello Strega è altamente probabile che le vendite “schizzeranno”.
Di Pietrantonio ha vinto con 189 voti contro i 143 di Dario Voltolini, autore di “Invernale” (La nave di Teseo), terza Chiara Valerio con “Chi dice e chi tace” (Sellerio, 138 voti), quarta Raffaella Romagnolo con “Aggiustare l’universo” (Mondadori, 83 voti), quinto Paolo Di Paolo con “Romanzo senza umani” (Feltrinelli, 66 voti) e sesto Tommaso Giartosio con “Autobiogrammatica” (minimum fax, 25 voti).