Polemiche a viale Mazzini
La Rai oscura il voto francese, niente speciali sulle elezioni: in onda va il “Festival Città Identitarie”
Esteri - di Redazione
A cosa serve il servizio pubblico, dotato di un canale all news sul “modello” Cnn o Bbc come Rainews24, se non svolge la sua missione, ovvero informare? È il dubbio che sale dopo aver visto il metodo con cui da viale Mazzini si è scelto di coprire la serata elettorale francese, col secondo turno delle legislative che era ovviamente un appuntamento chiave anche a livello europeo.
Non a caso le reti concorrenti, da Mediaset a La7, hanno coperto il voto con la diretta dei risultati e ospiti in studio, Enrico Mentana con la sua consueta “maratona” e Nicola Porro su Rete4 con una puntata speciale di “Quarta Repubblica”. E la Rai? Sulle tre reti principali nessuno speciale sul voto, solo su Rai3 uno spazio dedicato alle legislative francesi ma a partire dalle 23:15, dopo una replica di ‘Report’.
Rai senza speciali sulle elezioni francesi
Ma è per questo che esiste Rainews24, al netto di una posizione “scomoda” sul telecomando. Invece domenica sera i telespettatori che hanno cercato sulla tv pubblica programmi dedicati alle elezioni francesi sono rimasti a bocca asciutta: Rainews24 mandava in onda un live da Pomezia della serata del “Festival delle città identitarie”, una rassegna ideata da Edoardo Sylos Labini, ex responsabile Cultura di Forza Italia e di provata ‘fede’ conservatrice, e condotta da Incoronata Boccia, vicedirettrice del Tg1 in “quota” Fratelli d’Italia.
In platea, scrive Repubblica, ad assistere alla kermesse c’è proprio il direttore di Rainews24, quel Paolo Petrecca da tempo nel mirino dei suoi stessi giornalisti per l’appiattimento della rete sulla premier Giorgia Meloni e sulla maggioranza.
Il Cdr di Rainews24 contro il direttore Petrecca
Ed infatti dal Comitato di redazione di Rainews24 arriva una reazione durissima: “La sera dei risultati del voto in Francia, mentre gli altri canali di informazione sono in diretta no-stop, il canale all news del servizio pubblico decide di aprire alle 22 sul festival Città Identitarie, ideato da Edordo Sylos Labini. RaiNews24 non aveva mai toccato il fondo in questo modo, mai aveva abdicato così alla sua missione informativa in occasione di un appuntamento elettorale così importante. Un tempo la nostra testata metteva in campo tutte le risorse per garantire un servizio impeccabile all’utenza, in occasioni simili”, scrivono dal Cdr.
Il ‘retropensiero’, per così dire, è spiegato poco dopo: “Verrebbe da pensare che alla debacle della destra il direttore preferisca non dedicare troppo spazio”, per poi attaccare sul personale il direttore Petracca quando si sottolinea che è stato ritenuto opportuno “dare spazio a un evento non scevro da interessi e legami personali”.
Interrogazione in Vigilanza di Italia Viva
Vittorio Di Trapani, presidente della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa Italiana), allarga invece la polemica all’intera tv pubblica. “Perché nessuna rete generalista Rai ha aperto uno spazio per informare i cittadini delle elezioni in Francia? Il risultato elettorale ha scontentato qualche alleato italiano? Denunciare anche questo tradimento del ruolo del Servizio Pubblico meriterà sanzioni disciplinari?”, scrive infatti su X ricordando l’assenza di speciali sul voto sulle tre reti generaliste Rai.
“L’Usigrai trova assai grave che il Servizio Pubblico non abbia informato i telespettatori in maniera tempestiva ed esaustiva su quanto stava accadendo in Francia. Bastava allungare i tg delle reti generaliste e impegnare il canale all news in una diretta sulle elezioni: cosa che non è stata fatta. Siamo di fronte, da tempo, a una significativa riduzione degli spazi di informazione, tradizionalmente gestiti dalle testate giornalistiche del Servizio Pubblico; anche da questa scelta sta passando un cambio di narrazione che danneggia la Rai e i cittadini”, si legge invece in una nota dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai.
Vicenda che avrà strascichi anche a livello politico. Maria Elena Boschi, vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai e deputati di Italia Viva, ha annunciato che presenterà una interrogazione in Vigilanza Rai “affinché sia fatta chiarezza sulle responsabilità della mancata informazione ai danni degli spettatori e per verificare se vi sia stata una violazione del Contratto di Servizio”.
La replica di Petrecca
Non si è fatta attendere la replica di Petrecca che, lungi dal fare autocritica, attacca i giornalisti del Cdr e l’Usigrai. “Era concordato da diversi giorni uno speciale elezioni francesi di Rainews24 che puntualmente è andato in onda. Per quanto riguarda l’apertura del tg delle 22 sul festival delle città identitarie è stata una libera scelta del Vicedirettore di turno“, dice il direttore di Rainews24, “rammaricato per i continui attacchi personali, in questo caso oltre i limiti della decenza“.
“Puntualmente in onda è andato Rainews Speciale Francia dalle 20 alle 21 con Erich Jozsef -Liberation Francesco Maselli L’Opinion la nostra inviata Emma Farne dal quartier generale NFP e corrispondenti Manzione e De Stefano. Dalle 21 in poi sono stati previsti esperti in tutte le mezz’ore in onda fino alle 24. Ospiti: Marine Valensise, Massimo Nava, Giampiero Gramaglia. Come sempre il canale all news assolve il suo compito“.
Sulla contestata apertura del tg delle 22, Petrecca sottolinea che “i festival sono una delle principali fonti di notizie con cui rainews24 e rainews.it fanno partnership continue. E l’informazione nelle all news non segue regole fisse di impaginazione come nei tg generalisti“. Infine Petrecca sottolinea che “in questa circostanza il Cdr, che dovrebbe tutelare i colleghi, si sforza addirittura di mettere in relazione stimati professionisti con la vita privata del direttore“.