I libici e i salvataggi
Così il nostro governo paga i libici per affogare i naufraghi
I libici sono saltati sulla barchetta per impedire a Ocean Viking di salvarli. Altri incappucciati ci hanno filmato minacciosi sulla Humanity 1
Cronaca - di Angela Nocioni

Vedete l’uomo col passamontagna in piedi sulla barca di legno blu? E’ saltato dentro la piccola imbarcazione da uno dei due gommoni veloci fiondatisi sui naufraghi durante uno dei salvataggi fatti martedì dalla Ocean Viking, la nave di soccorso di Sos Mediterranée, in acque internazionali al largo della Libia, coordinate: 33 42.20 N 012 03.00 E. I 15 naufraghi che erano ancora nella barca di legno – ai quali erano stati già dati i giubbotti di salvataggio dai soccorritori che li stavano trasbordando sui loro gommoni – si sono buttati in acqua per non essere catturati.
Sono vivi soltanto perché i ragazzi dell’equipaggio della Ocean Viking sono tecnicamente bravissimi e molto coraggiosi: non se ne sono andati finché non li hanno ripescati tutti. Martedì hanno portato in salvo 93 persone, tra cui 4 donne e 3 bambini. Vedete quest’altro gommone con 4 persone in mimetica e passamontagna? Ha il simbolo della Ct force, l’antiterrorismo libico. Il 13 maggio scorso, prima delle 13, quel gommone, dotato di sofisticata strumentazione per la navigazione d’altura e tre motori fuori bordo da 300 cavalli l’uno, si è accostato al punto più scoperto del ponte nave Humanity 1, della Sos Humanity, che stava pattugliando le acque internazionali al largo della Libia non distante dalle coste della Tunisia.
- Strage di migranti al largo della Libia, così Frontex li ha lasciati morire: nessuno avvertì Ocean Viking
- Bambini piccolissimi a bordo, siamo sicuri che devono fare 1300 chilometri per sbarcare a Marina di Carrara?
- “Ocean Viking fuori dalle scatole”: la nave verso Ancona, vogliono evitare che salvi altri migranti
I 4 incappucciati a bordo, in mimetica, hanno filmato chiunque dell’equipaggio fosse in coperta. Ero sulla nave, stavo lavorando sul ponte di prua e la telecamera puntatami in faccia sfiorava lo scafo della nave. Erano a meno di due metri da me e parlavano arabo. Ci hanno fatto cenno che sarebbero rimasti in zona e hanno continuato a girarci intorno per circa un’ora. Sono gli stessi che ieri sono saltati nel barchino di legno nel bel mezzo di un salvataggio? Non lo sappiamo, sappiamo però che ciascuno di quei motori fuori bordo costa almeno 30 mila euro. E che la Ct force libica non è ufficialmente impiegata in acque internazionali. E che queste scorribande assassine sono finanziate dal governo italiano. Quei 90mila euro di motori fuori bordo li abbiamo pagati noi.