A Bacoli
Cronaca di un femminicidio annunciato: storia di Federica perseguitata dall’ex, la lettera del padre, il cane scomparso: “Vi squarto”
Denunciati violenze, soprusi e minacce dell'ex per almeno un anno e mezzo. "Tu e tua figlia vi devo vedere morti. Vi farò vivere nel terrore". Alla ragazza consegnato lo smartwatch Mobile Angel contro la violenza sulle donne
Cronaca - di Redazione Web
Tutto per scampare un femminicidio annunciato: è in questi termini che la storia è stata raccontata ed è in questi termini che è stata recepita da migliaia di persone una storia di violenza che va avanti da oltre un anno e mezzo a Bacoli, in provincia di Napoli. Una ventina di denunce, minacce anche al padre della ragazza, coinvolti anche i dipendenti dell’attività della giovane e del padre, un cane ucciso. Il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione ha organizzato una marcia. “Non si fanno solo dopo l’irreparabile – ha scritto il primo cittadino – ma prima. Anche e soprattutto prima. Per affiancare questa nostra famiglia in difficoltà”.
A Federica, che da tempo con la famiglia denuncia le violenze del suo ex, hanno intanto consegnato il Mobile Angel, lo smartwatch contro la violenza sulle donne, consegnato dai Carabinieri di Pozzuoli su disposizione dell’autorità giudiziaria che aveva preso in carico il suo caso e avviato il percorso di Codice Rosso. La tecnologia permette alla ragazza di lanciare un allarme, la centrale operativa invierà immediatamente una pattuglia sul posto. Abbiamo scelto un titolo forte, riprendendo il tono della lettera del padre che inviata e condivisa da migliaia di persone ha richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica, sperando che l’appello possa essere raccolto e l’incubo di una famiglia, e delle persone a questa vicine, finalmente possa finire.
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La lettera del padre di Federica
Almeno un anno è mezzo di violenze, minacce, pressione psicologica ripercorsi in una lettera che la giornalista Valentina Rigano ha condiviso su TikTok, è stata vista da circa un milione di persone. Una lettera scritta dal padre della ragazza, Pietro D’Orazio, e spedita anche alle più alte autorità locali e dello Stato affinché nessuno possa dire “non sapevo” o “non avevo capito” o “non credevo. Scrivo per evitare una tragedia tristemente annunciata” della figlia che “da oltre un anno e mezzo vive nel terrore di essere giustiziata dall’ex compagno”. Una lettera piuttosto lunga, che mette in fila una serie di eventi da brividi e lo fa ripercorrendo episodi ed elencando le date.
La giovane ha denunciato, con il sostegno della famiglia e l’aiuto di una psicologa, il compagno nel novembre del 2022: dopo aver ricevuto un pugno da lui, e non era la prima volta che succedeva alzasse le mani. A gennaio 2023 l’uomo minacciava sia la ragazza che il padre, che denunciava. “Per mesi abbiamo subito minacce e offese pubbliche, ovunque, quando lo incrociavamo”. I protagonisti di questa storia si incrociano spesso perché vivono vicini. “Tu e tua figlia vi devo vedere morti. Vi farò vivere nel terrore“.
A maggio 2023 un altro step nella violenza, dopo che l’uomo veniva a sapere che la giovane aveva cominciato una nuova relazione. “Ha aggredito i dipendenti dell’agriturismo che lei gestisce. Li ha picchiati, li ha insultati, per tentare di obbligarli a lasciare il posto di lavoro li ha minacciati”. A giugno dello stesso anno l’uomo avrebbe staccato la luce e tagliato i fili della connessione internet per isolare la ragazza, che quando ha aperto la porta di casa si è vista scaraventata addosso l’automobile. Finito il ospedale il nuovo compagno aggredito brutalmente a bastonate. “Quell’uomo non è stato né fermato né arrestato, nonostante le nostre denunce a suo carico. Oggi c’è un procedimento per tentato omicidio”.
La scomparsa del cane di famiglia
A niente è servito un allontanamento di circa un mese della giovane da Bacoli. Nessuna misura cautelare. Altre minacce e insulti denunciati dal padre, anche per aver provato a farlo cadere dal motorino, altre aggressioni ai danni di dipendenti dell’agriturismo. “Tu e tua figlia, vi devo squartare tutti e due”. E quindi la denuncia all’ASL di Pozzuoli per la scomparsa del cane del padre della ragazza, Flick, un meticcio microcippato con due satellitari per l’eventuale ritrovamento. Fino a quando l’uomo non ha rincorso il padre con il motorino per urlargli contro: “Stai piangendo per il cane che ti ho scannato? Ha sofferto tanto, come dovrai soffrire tu e non scordarti che farete la stessa fine, tu e tua figlia’”.
Impossibile sporgere denuncia per la morte del cane senza prove, secondo carabinieri e polizia. Il massacro però sarebbe stato rivendicato dall’uomo un’altra volta, alla presenza di un amico del padre che ha denunciato anche lui. “Dite a Pietro che gli ho squartato il cane e ora gli mando anche il filmato“, le urla in un’altra aggressione ai danni dei dipendenti della ditta, minacciati affinché si licenziassero. Tutti hanno sporto denuncia, l’uomo è stato portato in caserma e subito rilasciato. L’ultimo episodio il 5 lgulio: “Ha rincorso mia figlia che era in auto e l’ha nuovamente minacciata di morte. Poi, vedendo un cane all’interno dell’auto di mia figlia, le ha detto che avrebbe squartato pure quello. Il tutto è stato firmato dal compagno di mia figlia che ha depositato il video e ha sporto con lei l’ennesima denuncia”.
L’appello del padre di Federica
Nessun provvedimento è stato preso nei confronti dell’uomo. “Viviamo un incubo costante. Vi chiedo aiuto. Mi rivolgo ai miei colleghi, alla stampa, alle istituzioni, e a tutti voi perché questa vicenda non può finire così. Perché lo Stato deve muoversi, deve prendere dei provvedimenti nei confronti di quest’uomo e proteggere Federica perché è un suo sacrosanto diritto”. Il sindaco ha scritto a forze dell’ordine, Procura, Prefettura e alle più alte cariche dello Stato, attivati i Servizi Sociali.
“Ho letto con grande dolore la storia di sofferenza resa pubblica da Pietro d’Orazio, nostro concittadino e padre di Federica. Sua figlia riceve da tempo minacce di morte, violenze ed intimidazioni dal suo ex fidanzato. Una storia terribile fatta di soprusi, paure e tentati omicidi sfiorati. Bacoli tutta vi è vicina. E faremo di tutto per evitare l’ennesimo femminicidio. Ogni cosa. Senza fermarci”. La data della marcia sarà comunicata prossimamente. “Vogliamo anche scuotere tutte le donne ad uscire allo scoperto. Ed a denunciare le violenze subite. Noi ci siamo. La lettera di Pietro, ci scuote tutti a fare di più. Come genitori, come istituzioni. Insieme, siamo più forti. Tutti uniti con Federica. Bacoli è accanto a te”.