Chiesta la "sostituzione"

Vannacci “impresentabile” anche per il Rassemblement National: il generale vicepresidente dei Patrioti imbarazza Le Pen

Esteri - di Redazione

11 Luglio 2024 alle 10:44

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Vannacci “impresentabile” anche per il Rassemblement National: il generale vicepresidente dei Patrioti imbarazza Le Pen

Roberto Vannacci è impresentabile anche per il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella, che pure sono i due leader di un partito nato dalle ceneri di quel Front National pieno zeppo di esponenti dichiaratamente antisemiti e negazionisti della Shoah, eredi dei collaborazionisti di Vichy.

Eppure il generale dell’Esercito, recordman di preferenze per la Lega di Matteo Salvini alle scorse elezioni europee, risulta indigesto al più importante partito del neonato gruppo parlamentare europeo dei Patrioti, la “creatura” del premier ungherese Viktor Orban che unisce una parte dell’estrema destra europea, soprattutto quella più pericolosamente vicina al regime di Vladimir Putin.

Il Rassemblement National contro Vannacci

Nel quartier generale del Carroccio è suonato un campanello d’allarme quando France Press, la principale agenzia di stampa transalpina, riporta una dichiarazione di un big di Rassemblement National, Jean-Philippe Tanguy, secondo la quale i lepenisti “si oppongono” all’elezione del generale nel ruolo di vicepresidente del nuovo gruppo europeo dei Patrioti.

Tanguy non è l’ultimo arrivato in casa RN: è infatti il vicecoordinatore della campagna elettorale di Le Pen alle Presidenziali del 2022. Tanguy, che parla evidentemente a nome di Marine Le Pen, chiede in sostanza al partito del vicepremier italiano di indicare un altro nome per la vicepresidenza del gruppo all’Europarlamento. “L’elezione è frutto di un annuncio unilaterale della Lega. Ci opponiamo all’incarico. Questa è la nostra posizione”, le parole dell’esponente del Rassemblement National.

Una posizione ribadita in una intervista a La Stampa anche da Laurent Jacobelli, già portavoce del Rn e oggi deputato in Francia, “Non conosco personalmente Vannacci ma da quello che ho letto ha fatto delle dichiarazioni che non corrispondono ai valori del Rassemblement National. Per essere chiari, penso che questo signore non sarà vicepresidente. Mi sembra impossibile”, spiega Jacobelli.

In effetti, pur rappresentando un elettorato simile, tra Lega e Rassemblement National, ma soprattutto tra Vannacci e il “delfino” di Marine Le Pen, Jordan Bardella, vi erano già stati degli attriti. Il 28enne che il RN aveva indicato come premier in caso di vittoria alle legislative soltanto lo scorso 2 giugno aveva sonoramente bocciato alcune uscite di Vannacci sugli omossesuali. “Non conoscevo le sue dichiarazioni, non le condivido e le condanno”, aveva risposto Bardella in una intervista alla BfmTv a chi gli chiedeva un commento sulle dichiarazioni considerate omofobe del generale dell’Esercito.

Vannacci vicepresidente dei Patrioti

Sostituire Vannacci, come sostanzialmente chiede il Rassemblement National, non sarà in ogni caso una grana risolvibile facilmente. L’elezione dell’eurodeputato leghista è avvenuta per acclamazione, spiega Repubblica, in un pacchetto unico con altri cinque vicepresidenti e col loro placet. Sbrogliare la matassa sarà complicato…

di: Redazione - 11 Luglio 2024

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