A Ivrea
Alexandro Riccio morto suicida in carcere, otto indagati per omicidio colposo: ignorarono i segnali d’allarme
Abbandonato dai rappresentati dello Stato, lasciato morire in carcere. È la storia che arriva da Ivrea, provincia di Torino, dove il 26 settembre 2021 si tolse la vita nella casa circondariale Alexandro Riccio.
Il duplice omicidio di Alexandro Riccio
Il 39enne nove mesi prima dell’estremo gesto, il 20 gennaio di quello stesso anno, aveva ucciso la moglie e il figlio di 5 anni, a Carmagnola, sempre nel Torinese. Secondo la Procura di Ivrea gli indagati, otto persone tra cui l’ex direttore della casa circondariale, funzionari dell’area pedagogica, psicologi e psichiatri, ignorarono i chiari segnali di allarme provenienti da Riccio: per questo, come riferisce La Stampa, nei giorni scorsi è stato notificato l’atto di chiusura indagini per gli indagati, che dovranno rispondere di omicidio colposo.
Riccio il 20 gennaio 2021 aveva ucciso la moglie 38enne Teodora Casasanta e il figlio Ludovico, di 5 anni, a Carmagnola: già subito dopo il duplice omicidio aveva tentato il suicidio, bevendo della candeggina e lanciandosi dal secondo piano.
Riccio suicida in carcere
Fermato, venne portato prima al carcere ‘Lorusso e Cutugno’ di Torino e poi in quello di Ivrea, dove aveva chiesto una visita psichiatrica. Qui Riccio, secondo le accuse della Procura eporediese, sarebbe stato sostanzialmente abbandonato al suo destino delle istituzioni, dai rappresentati dello Stato nel carcere: per i pm, l’inchiesta è coordinata dalla pm Valentina Bossi, gli otto indagati avrebbero “cagionato la morte” del detenuto, perché non venne sorvegliato dopo il tentato suicidio. Avrebbero quindi “ignorato gli allarmi”, al punto che la scheda del rischio suicidio del detenuto venne modificata e il livello declassato da alto a medio, inoltre per due mesi gli sarebbe stato negato un colloquio, col primo fissato solamente il 14 giugno, cinque mesi dopo il delitto.
In carcere Riccio sarebbe stato dunque “abbandonato”, vivendo sei mesi di “gravi sofferenze” fino al tragico epilogo: il 39enne si tolse la vita il 26 settembre 2021 usando i pantaloni della tuta per impiccarsi nel bagno della sua cella.