Il piano
Project 2025: il manifesto della destra se Trump vince le elezioni, la “seconda rivoluzione americana”
Un piano di 922 pagine scritto in quattro anni da un centinaio di organizzazioni conservatrici. Anche Trump ha preso le distanze
Esteri - di Redazione Web
A Milwaukee J. D. Vance ha accettato l’investitura a vice presidente degli Stati Uniti d’America, domani toccherà a Donald Trump chiudere la convention repubblicana e accettare la candidatura con il primo discorso dopo l’attentato a colpi di fucile a Butler. Per quanto i democratici ancora non si diano per vinti, l’impressione è che queste ultime settimane abbiano avvantaggiato nettamente l’ex Presidente rispetto a Joe Biden, dopo il faccia a faccia in tv e l’episodio in Pennsylvania. Un’America che si dirige a grandi passi verso il Project 2025 non sembra più così improbabile.
Una scadenza a breve termine, come detta il titolo del documento, per una rivoluzione strutturale del sistema federale. È quanto detta il manifesto di oltre 900 pagine sviluppato dall’Heritage Foundation, un gruppo di esperti repubblicani insieme con altre organizzazioni conservatrici – oltre 100, anche piuttosto influenti. La parte tech – quindi anche quella che prevede l’uso dell’intelligenza artificiale – è stata ideata dal colosso tecnologico Oracle. È un piano durissimo, in alcuni casi un vero e proprio shock, tanto che perfino lo stesso Trump ne ha preso le distanze. Da verificare vincoli legali e costituzionali.
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Cos’è il Project 2025
Il piano prevede un allargamento del controllo presidenziale sul governo americano. Il Presidente potrà dirigere direttamente gli uffici, compresi il Dipartimento di Giustizia e l’FBI. Il Dipartimento dell’Educazione verrebbe smantellato, il Dipartimento della sicurezza interna verrebbe accorpato con altri uffici di controllo dell’immigrazione. Altri finanziamenti verrebbero destinati per: il muro al confine con il Messico, il potenziamento della Polizia di frontiera, l’eliminazione dei visti per le vittime della tratta, l’aumento delle tasse per gli immigrati, nuovi centri di detenzione per gli arrivi, caccia ai clandestini con esercito per espellerli.
A proposito dell’amministrazione federale: fino a 50mila dirigenti potrebbero essere sostituiti con personale selezionato, più fedele al nuovo Presidente. Spoil System architettato anche tramite l’intelligenza artificiale. A livello economico verrebbero introdotte riduzioni fiscali per imprese e redditi, abolita la banca centrale (Federal Reserve), ritornerebbe la convertibilità del dollaro in oro. Per quanto riguarda la famiglia verrebbero abolite le pillole abortive e vietata la pornografia così come verrebbero eliminati termini come “orientamento sessuale” e “diritti riproduttivi” dalle normative federali e i programmi di equità e inclusione nelle scuole e nel governo.
Le critiche al piano
Per quanto non vada preso alla lettera, il piano può essere indicativo della direzione che prenderebbero gli Stati Uniti qualora dovesse vincere di nuovo Trump. Prevede un budget di 22 milioni di dollari. Un lavoro durato quattro anni. Heritage Foundation è uno degli sponsor principali della convention repubblicana. Il presidente Kevin Roberts ha parlato di “seconda rivoluzione americana”. Ma dalla campagna del tycoon l’accoglienza è stata tiepida: “Non ha senso diffondere adesso idee e piani che possono spaventare molti elettori”. Un piano così duro può essere un’arma per la campagna dei democratici.