Il caso
Stampa sciacalla che mette alla gogna i genitori di Filippo Turetta
Che senso ha pubblicare le vergognose intercettazioni che hanno reso noto il dialogo tra una madre, un padre e il loro figlio detenuto per omicidio? L'unico significato è quello di speculare su una tragedia, calpestando dignità e sentimenti umani. Questa non-notizia, non aggiunge e non toglie nulla alla cronaca, della quale si è parlato tantissimo e che avrà fine dopo la sentenza di un giudice. Ma il dolore delle persone coinvolte non terminerà certo in Tribunale ed è in questo mare di morbosità e perversione che sguazzano i giornali
Editoriali - di Andrea Aversa
Oggi le edizioni online dei due principali quotidiani italiani, ovvero Il Corriere della Sera e La Repubblica, hanno aperto i rispettivi giornali con uno ‘scoop’ ripreso dal tabloid Giallo. La notizia è stata questa: i genitori di Filippo Turetta, l’assassino di Giulia Cecchettin, sono stati intercettati durante un colloquio avuto con il figlio nel carcere di Montorio a Verona, lo scorso 3 dicembre. Il dialogo tra Turetta, il padre e la madre, è stato reso pubblico, con tanto di fotografia che ha mostrato i tre mentre discutevano. Il giovane è stato addirittura immortalato mentre girava la testa, per guardarsi intorno, dando la sensazione di volersi assicurare che nessuno li stesse spiando. E invece erano ovviamente guardati e ascoltati.
La vergognosa pubblicazione delle intercettazioni in carcere dei genitori di Filippo Turetta
E come spesso succede, quello che è stato documentato dalla procura, è finito sulla stampa. Il tutto è stato ben costruito, proprio come se fosse stato un quadro preparato dal suo artista. Ma qui non ci siamo trovati di fronte a un’opera d’arte, ci siamo invece imbattuti nell’ennesimo sciacallaggio prodotto dai giornali. Per quanto ci riguarda questa che stiamo leggendo oggi è una non-notizia. Di sicuro scatenerà indignazione all’interno dell’opinione pubblica alimentando il giustizialismo, la voglia di manette e quella di allestire una bella forca, magari da mettere in piazza, sotto gli occhi di tutti. Da questo punto di vista, la pubblicazione di queste intercettazioni ha raggiunto il suo obiettivo.
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Famiglia Turetta: stampa sciacalla che specula sulle tragedie alimentando la gogna contro le persone
Ci siamo chiesti: che cosa dovrebbero dire un padre e una madre, devastati da ciò che è accaduto, a un figlio colpevole di aver inferto 11 coltellate a una ragazza? Da un punto di vista del diritto di cronaca e della rilevanza giuridica che senso ha avuto rendere noto il dialogo avuto in carcere tra la coppia di genitori e il loro figlio accusato di omicidio? La risposta è stata molto semplice: non c’è stato nessun significato particolare, se non quello di aver speculato su una tragedia, calpestando il dolore e i sentimenti delle persone coinvolte e facendo sanguinare, in modo ancora più forte, le ferite riportate da chi è stato vittima di questa storia drammatica.