Lo scontro

Faida a 5 Stelle, botte da orbi tra Conte e Grillo: resa dei conti tra “caminetti” e assemblea costituente

Politica - di Carmine Di Niro

28 Luglio 2024 alle 11:22

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Faida a 5 Stelle, botte da orbi tra Conte e Grillo: resa dei conti tra “caminetti” e assemblea costituente

Un afoso e caldo weekend di fine luglio fa scoppiare la faida nel Movimento 5 Stelle, ovviamente protagonisti i due co-leader Giuseppe Conte e Beppe Grillo.

Rapporti complicati ormai da tempo quelli tra il presidente dei pentastellati e il co-fondatore e garante, con i “precedenti” che risuonano ancora oggi: come quando il comico genovese liquidò l’ex premier sottolineando che l’avvocato pugliese non avesse “visione politica né capacità manageriali”, o col commento al vetriolo del post Europee 2024 in cui il Movimento aveva ottenuto il 9,99%, la “percentuale Lidl” (così definita da Marco Travaglio) che aveva spinto Grillo a sottolineare come “Berlusconi ha preso più voti da morto”.

Lo scontro Grillo-Conte sul futuro del M5S

È questo dunque il contesto in cui si registra l’ennesimo scontro tra i due, avvenuto tra lettere online pubblicate nel giro di pochi minuti sul sito del Movimento.

La prima è vergata da Beppe Grillo ed è un attacco durissimo alla leadership di Conte. Il comico genovese ricorda all’ex premier che “l’ultima volta che ci siamo incontrati ci eravamo ripromessi di programmare alcuni incontri con un gruppo ristretto dei nostri, per discutere dei temi su cui rilanciare il Movimento, che é afflitto da un’evidente crisi di consenso”.

Invece, aggiunge Grillo, “apprendo che vorresti indire un’assemblea Costituente per discutere di questi e altri temi. Non ne abbiamo mai parlato, ma come sai, in quanto garante, sono il custode dei valori del Movimento e dovremmo quantomeno discuterne prima nel corso degli incontri che ti avevo chiesto di fare, anche perché ogni decisione non potrà non essere presa nel rispetto dei valori del Movimento”.

Grillo, nella sua lettera a Conte, parla della necessità di tornare a pochi punti distintivi di programma, mentre oggi le originarie 5 stelle “sono diventate un firmamento che sarà anche bello, ma le cui stelle appaiono indistinguibili una dall’altra”. Pace, tutela dei più deboli, ma anche temi “che non siano così ecumenici” come una transizione ecologica e digitale e una politica che parta dai cittadini.

Per Grillo “a questo punto è ormai diventato necessario sfatare le nostre presunte divergenze, e tal fine ti invito a divulgare questa mia lettera nelle forme che tu riterrai più opportune”.

Conte replica a Grillo

Conte sceglie di pubblicare la lettera di Grillo sul sito del Movimento 5 Stelle praticamente assieme alla sua replica.

Risposta che è durissima nei toni e nei contenuti. L’ex premier e presidente dei pentastellati scrive “con grande schiettezza” che “non posso accogliere la tua proposta di discutere ‘preventivamente’ i temi da sottoporre all’Assemblea Costituente”.

“Immaginare che io e te, da soli o, come pure scrivi, insieme a ‘un gruppo ristretto dei nostri’, si proceda a individuare e discutere temi da sottoporre all’Assemblea, significherebbe arrogarsi la scelta di indicare i temi su cui l’Assemblea è legittimata a pronunciarsi, assumendo che rispetto a tutti gli altri essa sia priva di legittimazione. Lasciamo che la nostra Comunità si interroghi sul proprio futuro”, è il messaggio che arriva da Conte, una sonora bocciatura dei “caminetti” proposti da Grillo per ripensare il Movimento del futuro.

Futuro ma anche passato. Così Conte si toglie qualche sassolino dalle scarpe, come quando ricorda a Grillo l’errore dell’appoggio al governo di Mario Draghi, che “ha spianato la strada a Meloni”, e la “non felice” nomina di Roberto Cingolani a ministro dell’Ambiente, suggerita proprio da Beppe Grillo.

Per Conte per il rilancio del Movimento serve affidarsi “all’entusiasmo di una comunità di donne e uomini e di tanti giovani che condividono i nostri principi e valori. Lasciamo che la discussione si sviluppi libera e non predeterminata”.

28 Luglio 2024

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