Olimpiadi
Immenso Ceccon: è medaglia d’oro nei 100 m dorso, argento con polemiche per Macchi nella scherma
Sale a otto medaglie il bottino degli Azzurri. Formidabile prestazione di Ceccon: primo oro nei 100 m dorso di sempre per l'Italia. Per un centesimo Benedetta Pilato non sale sul podio
News - di Redazione Web
Altre due medaglie per l’Italia, ed è paradossale che questa serata delle Olimpiadi di Parigi abbia un sapore agrodolce. Prima un infinito Thomas Ceccon, il nuotatore italiano forse più atteso della formidabile squadra azzurra, medaglia d’oro nei 100 metri dorso. E dopo un argento che a caldo è maturato come una delusione per uno straordinario comunque Filippo Macchi. Il bottino dell’Italia sale a otto medaglie. E potevano essere nove: soltanto per un centesimo Benedetta Pilato non è riuscita a salire sul podio dei 100 metri rana.
Alla Defense Arena prestazione sontuosa di Ceccon, partito forte ma non in testa, ha virato alla grande in terza posizione, si è lanciato in una superlativa rimonta con una progressione impressionante nella vasca di ritorno. Ha chiuso in 52”00 davanti al cinese Jiayu Xu, 52”32, e allo statunitense Ryan Murphy, 52”39. L’Italia non aveva mai vinto un oro olimpico nei 100 metri dorso, nella specialità Ceccon avva stabilito il record del mondo ai mondiali di Budapest nel 2022, 51”60.
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“Questa finale l’ho preparata in ogni minimo dettaglio. Sono tanto felice e molto emozionato. Ci vediamo dopo così provo a spiegare meglio qualcosa”, aveva spiegato a caldo Ceccon, subito prima della premiazione. Ceccon in questa Olimpiade ha già vinto la medaglia di bronzo nella staffetta 4×100 stile libero. Fra due giorni disputerà anche i 200 metri dorso.
Alta tensione nella finale di scherma. Macchi aveva battuto in semifinale lo statunitense Nick Itkin. Ha perso per 15-14 contro l’atleta di Hong Kong Ka Cheung, già campione olimpico. Un risultato molto contestata: sul 14-14 due stoccate di fila rivista in video dai giudici, che in entrambi i casi non hanno deciso. Alla terza stoccata, contesa e rivista, è stata assegnata a Cheung. Argento a Macchi, polemiche in pedana, con gesti plateali del CT azzurro Stefano Cerioni. A Macchi resta la corsa nella gara a squadre.
La Federazione Italiana Scherma, supportata dal Presidente del CONI Giovanni Malagò ha inoltrato una protesta formale alla FIE e al CIO. L’arbitraggio è stato definito “inaccettabile”. Il Presidente della Federscherma Paolo Azzi ha detti di non aver “mai visto nulla di simile. È Filippo Macchi il vero vincitore e gli è stato negato un oro che meritava”. Malagò ha parlato di “un errore di fondo. I due giudici venivano da Taipei e dalla Corea in una finale tra Italia e Hong Kong. Ci hanno detto che sono stati estratti a sorte e a maggior ragione dopo il primo andava cambiato il secondo presidente di giuria. In nessuno sport c’è un arbitro ‘confinante’ con un’atleta”.