Africa

Russia in Mali, il massacro dei ribelli tuareg: “Uccise decine di mercenari di Mosca, colonne nemiche annientate”

Gli scontri nella cittadina di Tinzaouaten durati tre giorni. Assoluta incertezza sul bilancio del massacro. Mosca da anni ha aumentato la sua presenza in Africa

Esteri - di Redazione Web

29 Luglio 2024 alle 16:30

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This undated photograph provided by the French military shows three Russian mercenaries in northern Mali. Russia’s Wagner Group, a private military company led by Yevgeny Prigozhin, has played a key role in the fighting in Ukraine and also deployed its personnel to Syria, Central African Republic, Libya and Mali. (French Army via AP, File) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain
This undated photograph provided by the French military shows three Russian mercenaries in northern Mali. Russia’s Wagner Group, a private military company led by Yevgeny Prigozhin, has played a key role in the fighting in Ukraine and also deployed its personnel to Syria, Central African Republic, Libya and Mali. (French Army via AP, File) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain

Alta tensione nell’Africa Subsahariana. I ribelli tuareg hanno detto di aver ucciso decine di mercenari russi, quei combattenti per Mosca che fino a qualche tempo fa erano incardinati presso il gruppo Wagner – il gruppo di mercenari fondato dal “cuoco di Putin” Yevgeny Prigozhin, morto in circostanze mai del tutto chiarite in un incidente aereo nell’agosto del 2023. Non è chiaro quanti russi siano stati eliminati. L’esercito maliano ha fatto sapere di aver perso due soldati, non ha parlato di morti russi.

I ribelli tuareg dal 2012 combattono per la loro indipendenza nel nord del Mali. L’attacco sarebbe stato condotto a Tinzaouaten, città nel nord del Mali al confine con l’Algeria. I combattenti russi si trovano nel Paese africano da anni, sostengono il colonnello Assimi Goïta che dopo il colpo di stato del 2020 è diventato capo della giunta militare che governa a Bamako. È un altro scenario della strategia internazionale di Mosca, che anche in Africa ha aumentato di molto la sua presenza negli ultimi anni per influire su decisioni politiche e commerciali.

Il massacro di Tinzaouaten

La Wagner era arrivata tre anni fa in Africa. I mercenari sono stati per la maggior parte incardinati nelle maglie dell’esercito dopo la morte di Prigozhin e lo scioglimento del gruppo. La milizia ha preso il nome di “Africa Corps” o “Expeditionary Corps”. La più assoluta incertezza regna sulle stime del massacro. Secondo le parole del gruppo Rusich, un’unità paramilitare neonazista russa, oltre 80 uomini sarebbero stati uccisi nell’operazione e più di 15 catturati. Secondo un comandante tuareg sarebbero stati 54 i mercenari eliminati con sette soldati maliani e sette combattenti tuareg.

“Le nostre forze hanno definitivamente annientato queste colonne nemiche sabato – recita il comunicato sottoscritto da Mohamed Elmaouloud Ramadane, portavoce di un’alleanza di gruppi armati separatisti prevalentemente tuareg – Molte infrastrutture e armi sono state danneggiate o sequestrate, mentre i pochi sopravvissuti tra le fila di Fama (forze armate maliane, ndr) e delle milizie russe Wagner sono stati fatti prigionieri“. La strage è stata confermata sui canali Telegram dell’ex compagnia di mercenari.

La lotta dei ribelli tuareg

Stando alle ricostruzioni di alcuni osservatori i combattimenti tra ribelli separatisti ed esercito regolare erano scoppiati nella cittadina rurale giovedì scorso. Combattimenti mai così intensi negli ultimi tempi. I ribelli tuareg combattono per l’indipendenza della loro terra da circa un secolo, dopo che la Francia li aveva divisi tra le colonie di Mali, Niger, Algeria e Marocco. Le milizie a volte sono sostenute da gruppi jihadisti.

29 Luglio 2024

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