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Russia in Mali, il massacro dei ribelli tuareg: “Uccise decine di mercenari di Mosca, colonne nemiche annientate”

This undated photograph provided by the French military shows three Russian mercenaries in northern Mali. Russia’s Wagner Group, a private military company led by Yevgeny Prigozhin, has played a key role in the fighting in Ukraine and also deployed its personnel to Syria, Central African Republic, Libya and Mali. (French Army via AP, File) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain

This undated photograph provided by the French military shows three Russian mercenaries in northern Mali. Russia's Wagner Group, a private military company led by Yevgeny Prigozhin, has played a key role in the fighting in Ukraine and also deployed its personnel to Syria, Central African Republic, Libya and Mali. (French Army via AP, File) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain

Alta tensione nell’Africa Subsahariana. I ribelli tuareg hanno detto di aver ucciso decine di mercenari russi, quei combattenti per Mosca che fino a qualche tempo fa erano incardinati presso il gruppo Wagner – il gruppo di mercenari fondato dal “cuoco di Putin” Yevgeny Prigozhin, morto in circostanze mai del tutto chiarite in un incidente aereo nell’agosto del 2023. Non è chiaro quanti russi siano stati eliminati. L’esercito maliano ha fatto sapere di aver perso due soldati, non ha parlato di morti russi.

I ribelli tuareg dal 2012 combattono per la loro indipendenza nel nord del Mali. L’attacco sarebbe stato condotto a Tinzaouaten, città nel nord del Mali al confine con l’Algeria. I combattenti russi si trovano nel Paese africano da anni, sostengono il colonnello Assimi Goïta che dopo il colpo di stato del 2020 è diventato capo della giunta militare che governa a Bamako. È un altro scenario della strategia internazionale di Mosca, che anche in Africa ha aumentato di molto la sua presenza negli ultimi anni per influire su decisioni politiche e commerciali.

Il massacro di Tinzaouaten

La Wagner era arrivata tre anni fa in Africa. I mercenari sono stati per la maggior parte incardinati nelle maglie dell’esercito dopo la morte di Prigozhin e lo scioglimento del gruppo. La milizia ha preso il nome di “Africa Corps” o “Expeditionary Corps”. La più assoluta incertezza regna sulle stime del massacro. Secondo le parole del gruppo Rusich, un’unità paramilitare neonazista russa, oltre 80 uomini sarebbero stati uccisi nell’operazione e più di 15 catturati. Secondo un comandante tuareg sarebbero stati 54 i mercenari eliminati con sette soldati maliani e sette combattenti tuareg.

“Le nostre forze hanno definitivamente annientato queste colonne nemiche sabato – recita il comunicato sottoscritto da Mohamed Elmaouloud Ramadane, portavoce di un’alleanza di gruppi armati separatisti prevalentemente tuareg – Molte infrastrutture e armi sono state danneggiate o sequestrate, mentre i pochi sopravvissuti tra le fila di Fama (forze armate maliane, ndr) e delle milizie russe Wagner sono stati fatti prigionieri“. La strage è stata confermata sui canali Telegram dell’ex compagnia di mercenari.

La lotta dei ribelli tuareg

Stando alle ricostruzioni di alcuni osservatori i combattimenti tra ribelli separatisti ed esercito regolare erano scoppiati nella cittadina rurale giovedì scorso. Combattimenti mai così intensi negli ultimi tempi. I ribelli tuareg combattono per l’indipendenza della loro terra da circa un secolo, dopo che la Francia li aveva divisi tra le colonie di Mali, Niger, Algeria e Marocco. Le milizie a volte sono sostenute da gruppi jihadisti.