In Libano
Fuad Shukr, il comandante di Hezbollah obiettivo dell’attacco di Israele a Beirut: la taglia di 5 milioni
Il militante di vecchia guardia del "Partito di dio", considerato tra i responsabili della strage di Majdal Shams. Hezbollah aveva dichiarato che il comandante era uscito dall'edificio sventrato dall'attacco, Israele di averlo eliminato
Esteri - di Redazione Web
Regnava la più assoluta incertezza nelle ore successive all’operazione israeliana in Libano. Era morto o no, il comandante di Hezbollah obiettivo dell’attacco a Beirut? Le fonti divergevano fino a quando l’esercito israeliano non ha fatto sapere di aver eliminato Fuad Shukr, alias al Haji Mohsen, un militante della vecchia guardia del “Partito di dio”. Un’operazione che segue 72 ore dopo la strage sulle alture del Golan di Majdal Shams, che Hezbollah non ha comunque rivendicato. “Hezbollah ha superato la linea rossa”, aveva twittato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant.
Nel tardo pomeriggio nel quartiere a sud della capitale libanese Dahieh, un missile ha colpito un palazzo di otto pieni sventrandolo. Morti e feriti e anche su questi numeri c’è grande incertezza. Un’operazione che le cancellerie di mezzo mondo avevano provato a prevenire con appelli e allarmi per scongiurare un’ulteriore escalation in Medio Oriente. Hezbollah aveva parlato subito di fallimento dell’attacco: secondo l’organizzazione Shukr aveva appena lasciato l’edificio. Israele invece ha dichiarato che il comandante sarebbe stato eliminato.
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Chi è Fuad Shukr
Shukr è nato nel 1961 nella valle della Bekaa. È stato uno dei più stretti collaboratori di Imad Mughniyeh, dirigente per molto tempo alla guida dell’organizzazione. Entrambi avrebbero, secondo fonti di intelligence, partecipato all’attentato ai danni di truppe francesi e americane dell’ottobre del 1983 in cui oltre 250 persone furono uccise da due camion bomba a Beirut. Shukr era diventato uno dei most wanted delle intelligence di mezzo mondo. Gli Stati Uniti nel 2017 hanno messo sulla sua testa una taglia di cinque milioni di dollari.
Si sarebbe occupato negli anni di allargare la struttura militare, in particolare nella sezione missilistica, ed è entrato nella cerchia dei consiglieri di Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah. Ha tenuto stretti rapporti sia con il regime siriano che con le divisioni Qods delle Guardie Rivoluzionarie iraniane. Il comandante di Hezbollah era ritenuto da Israele responsabile del lancio del razzo che sabato scorso aveva ucciso 12 tra bambini e ragazzi nella cittadina di Majdal Shams sulle Alture del Golan.
L’operazione, per quanto grave e di rilievo, è passata nel giro di poche ore in secondo piano dopo la notizia dell’uccisione, in un’altra operazione a Teheran, del capo politico di Hamas Isamail Haniyeh.
